Solitamente è a casa che si sognano e si pianificano nuove esplorazioni, questa volta però eravamo davvero a corto di idee e un cielo decisamente coperto la mattina in pianura ci demotivava non poco: in questi casi scegliere la meta in base al luogo dove terminare la gita, mangiando tanto e bene, può essere la scelta azzeccata e il Rifugio Fauniera, è sicuramente una certezza. Se poi si ha la fortuna di avere a disposizione un territorio come quello delle Alpi Occitane, si possiede fantasia e un pò di sana pazzia una bella avventura esce fuori ... sempre!
Flavio & Bobo
In pianura la giornata è talmente grigia da far passar le voglie di avventure montane: ma una provvidenziale telefonata all'amico Marco Vittori, gestore del Rifugio Fauniera, ci informa che il tempo in quota è spettacolare! Non ce lo facciamo ripetere due volte, carichiamo le bici e partiamo direzione Val Grana. Poco dopo Castelmagno la densa coltre di nubi si dirama e ci ritroviamo immersi in un cielo blu, che più blu non si può!
... crinale Grana/Maira ... |
Parcheggiata l’auto andiamo a salutare Marco e chiediamo consigli, anche perchè non avendo programmato una visita da queste parti le idee scarseggiano. Da queste parti trovare un luogo che non abbiamo già setacciato e rotolato è impresa ardua, ma il seppur breve tratto di crinale che collega il colle Fauniera al colle del Mulo incredibilmente manca ... inizieremo colmando la lacuna, poi si vedrà!
... catene & bici a spalle ... |
Risaliamo l'asfalto che conduce al Fauniera (2480 m), salutiamo Pantani, e svoltiamo a destra verso la Cappella Fauniera. Il sentiero prosegue lungo la cresta, non è segnalato sulle cartine ma risulta perfettamente tracciato e alterna tratti di portage ad altri pedalati. Poco prima della Cima di Test un bel passaggio attrezzato a catene rende la salita ancor più stuzzicane.
... voglia di portage ... con vista! |
In breve ci ritroviamo in vetta alla piatta Cima di Test (2620 m) con la sua croce in legno e proseguiamo lungo il facile sentiero di cresta in direzione Colle del Mulo soffermandoci presso la Tana del Lup, una bellissima truna in pietra che da il nome al sentiero. Il crinale Grana/Maira è incredibilmente suggestivo e la piramide del Monte La Bianca che svetta davanti a noi funge da richiamo; sorge spontanea la domanda: "... sarà ciclabile?" ... "... ci sarà il sentiero?". L'unica certezza che abbiamo è che adesso sappiamo dove portare le nostre bici!
Affrontiamo la breve discesa che porta al Colle del Mulo (2528 m) e svoltando a destra scendiamo per pochi metri lungo l'antica militare sul versante Maira dove incrociamo la balise che indica una nostra vecchia conoscenza: il Passo della Valletta (vedi Giro del monte La Bianca).
Affrontiamo un traverso su sentierino in lieve discesa (segnavia bianchi e rossi del Tour della Meja -TDM - sentiero Gertosio) che presto si infrange contro una colossale pietraia.
... sulla dorsale con il Monte La Bianca in faccia ... |
Un pò di bici in spalla ma un po' rudemente si passa e ci ritroviamo su una bella traccia ripida che dopo qualche tornante in alto spiana e consente di pedalare gli ultimi metri fino a raggiungere il Passo della Valletta Sottano. A questo punto non ci resta che abbandonare il sentiero che scende a Preit e iniziare l'esplorazione rigorosamente in modalità bici a spalle; procediamo nella più totale assenza di tracce la dorsale di destra in direzione del Monte La Bianca e in breve raggiungiamo il rilievo quotato 2617 m dove la nostra meta appare ben visibile.
... Monte La Bianca: sul filo di cresta ... |
Con un paio di saliscendi, ciclabili parzialmente, raggiungiamo la vasta depressione prativa del Passo della Valletta alla base della nostra cima. Non restano che 200 metri di dislivello di rude portage per raggiungere la sommità e il suono della campanella di vetta annuncia "la prima" di due mezzi a pedali sul Monte La Bianca (2744 m)! Un panorama a 360° davvero supersonico ripaga della fatica con la Meja davanti a farla da padrona e Oronaye, Brec e Cassorso come contorno!
... prime bici in vetta ... |
Non resta che scendere a ritroso seguendo la linea di cresta, verticalissima e ruspantissima, dove la navigazione a vista e l'improvvisazione sono basilari per riuscire a inventare la linea di discesa più giusta. Con qualche piede a terra, alternato al portage delle risalite ritorniamo sui nostri passi: Passo della Valletta, Passo della Valletta Sottano fino al raggiungere nuovamente il Colle del Mulo. Qui intercettiamo il sentiero militare (PO - GTA) che scende sul versante Maira compiendo una serie di tornati seguiti da un lungo traverso che ci consente di arrivare in vista del Gias Valangue.
Poco prima del Gias (2156 m) a destra si interseca il sentiero S07 che risale al Colle del Vallonetto (2447 m): alternando spintage a lunghi traversi pedalati assai ripidi confluiamo nuovamente sul nastro bitumato.
... inventiamo una discesa ... |
Prendiamo a destra e ripercorriamo 500 m lineari di asfalto fino al Colle Fauniera (2480 m); dietro il Cippo di Pantani saliamo lungo il sentiero R55 fino alla Cima Fauniera (2516 m), quasi interamente pedalabile. Concludiamo quindi la nostra giornata catapultandoci lungo la ripida discesa diretta per il Rifugio Fauniera dove ci aspettano birra in quantità e i favolosi gnocchi al Castelmagno di Marco. Per essere una gita non studiata a tavolino anche questa volta siamo riusciti a inventarci qualcosa di interessante grazie a un territorio selvaggio e incredibilmente bello che caratterizza le nostre amate Alpi Occitane!
Flavio & Bobo
... Cima Fauniera ... |
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:Anello Rifugio Fauniera - Colle d’ Esischie - Colle del Vallonetto - Colle Fauniera - Cappella Fauniera - Sentiero del Lup - Cima di Test - Tana del Lup - Colle del Mulo - Passo della Valetta Sottano - Passo della Valetta - Monte La Bianca - Passo della Valletta - Passo della Valletta Sottano - Colle del Mulo - Gias Valangue - Colle del Vallonetto - Colle Fauniera - Cima Fauniera - Rifugio Fauniera
Presenze: Bobo, Flavio
Quota di partenza: 2330 m (Rifugio Fauniera)
Quota Max: 2744 m (Monte la Bianca)
Quota Max: 2744 m (Monte la Bianca)
Disl.: 1300 m
Ciclabilità salita: 65%
Ciclabilità discesa: 90%
Ciclabilità discesa: 90%
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