domenica 13 settembre 2020

Punta Basei (3338 m)

Valle Orco

Punta Basei, una classicissima dello scialpinismo tardo primaverile e meta di centinaia di escursionisti nella stagione estiva. Posta a cavallo delle valli Orco e Rhemes, tra Piemonte e Valle d'Aosta, è un "3000" che ha visto rotolare le ruote grasse solo dalla scorsa estate.
Diego

Oggi, decidiamo di raggiungere la cima dal versante piemontese per poi discendere da quello valdostano e chiudere rigorosamente ad anello un magnifico itinerario intervallivo che ci farà rientrare nuovamente in terra sabauda dal Col Rosset posto ad una quota di 3025m. Visto il trasfertone mattutino di Richard, Flavio e Bobo direttamente dalla provincia Granda, decidiamo lo start dal Rifugio Savoia ai Piani del Nivolet (2533m) appena sotto l'omonimo colle, in territorio valdostano.
... Pian Rosset e i sui laghi ... 

Nonostante il rifugio sia già chiuso e l'aria settembrina inizi a far dimenticare le calde giornate d'estate, troviamo ancora molti avventori tra escursionisti o semplici turisti attirati dai panorami unici che la zona offre. Pronti via! ... partiamo dietro il rifugio su un paio di rampe mortali ma pedalabili fino all'Alpe Riva (2621m). Proseguiamo quindi, sempre a pedale, su sentiero 3b in direzione sud per poche decine di metri fino ad incrociare il 3c che, attraversato un guado, continua su piacevoli sali scendi innalzandosi dolcemente a ridosso di Pian Rosset dove sorge l'omonimo lago.
... il tratto attrezzato ... 

Arriviamo quindi al bivio Punta Basei / Col Rosset (2700m) che incontreremo al ritorno alla chiusura dell'anello. Freccia a sinistra e via verso la vetta di giornata. Il ghiacciaio Basei è già in vista ma c'è da superare un breve tratto ripido attrezzato con scalini e corde fisse che però fila via veloce e indolore.
Saltiamo di nuovo in sella e percorriamo in leggera discesa il lungo traverso ben tracciato fino a quello che era il fronte del ghiacciaio e che ora ha lasciato spazio ad una zona caotica di rocce montonate e pietraie. 
... il ghiacciaio Basei ...

La natura del terreno non deve lasciare ingannare: in mezzo a quel caos si trova una traccia ben marcata e segnata da ometti di pietra, già percorsa in discesa in occasione della prima salita alla Punta Basei lo scorso anno. Se si vuole optare per un giro A/R dalla valle Orco, il consiglio è di andare a fine stagione quando i nevai che caratterizzano questo tratto si sono ridotti all'osso, lasciando scoperta la traccia.
Ci incamminiamo quindi a piedi con i numerosi escursionisti che ci salutano, ci incitano e rimangono un po' incuriositi dai carichi che portiamo sulle spalle. 
... sulla dorsale Orco / Rhemes ... 

Tra una chiacchiera e l'altra raggiungiamo velocemente il col Basei (3175m) con vista bifronte sulle Valli Orco e di Rhemes. Un brevissimo risalto, sempre su sentiero, ci deposita sulla dorsale che conduce alle roccette sommitali. Qui Flavio se la "beve" a pedale senza fare una piega. Noi, costretti a fotografarlo ci accontentiamo di proseguire a piedi, sicuri che non avremmo avuto la stessa verve.
... quota 3230, si posa la bici ... 

Depositiamo le bici sotto le roccette sommitali a quota 3230m e indossiamo il casco per non perdere il confronto con alcuni alpinisti armati fino ai denti di corda, imbrago e piccozza. Ma siamo sulla Basei o sul Cervino? Mah...
Qualche svolta su ripida traccia ed ecco il caratteristico buco sotto la vetta. Una vera e propria finestra sulla val di Rhemes e i suoi ormai agonizzanti ghiacciai. 
... un pò di cavi sotto la vetta ... 

Segue un brevissimo tratto verticale attrezzato con corde fisse e scalini di metallo, come sempre intasatissimo così che Flavio e Richard si inventano una variante su roccia e finalmente sbuchiamo in cima. Panorama a 360 gradi su Valle d'Aosta, Orco e Isere, oggi precluso sul lato piemontese dalla consueta nuvolaglia pomeridiana. Foto di rito, adesivo sotto la croce e giù. Siamo qui per una memorabile discesa in terra valdostana e non vediamo l'ora di inforcare le bici.
... si parte con a fianco la Tsanteleina ... 

Partenza su terreno lunare stile Taou Blanc fino al colle Basei e dopo breve passaggio su pietraia, al colle Nivolettaz imbocchiamo il sentiero 13b. Quest'ultimo è stato ritracciato e ottimamente sistemato di recente tanto che spesso ci siamo ritrovati fuori traccia rispetto a quella presente sulle nostre mappe online. Un nastro di terriccio e sfasciume sottilissimo magistralmente disegnato su di un'immensa pietraia ci ha subito caricati di entusiasmo. 
... nosepress mania  ... 

Bello bello! Tornantini in successione e traiettorie chirurgiche mai troppo difficili. Il festival del nose press per il nostro Bobo. Usciti dalla pietraia, sorrisoni e "gimme five" con il rifugio Benevolo ormai in vista. Ci rilassiamo quindi su classica traccia pettinata su prateria alpina e con qualche breve sali scendi atterriamo direttamente davanti alla porta del rifugio (2287m) dove ad attenderci ci sono decine e decine di escursionisti incuriositi da questi quattro extraterrestri provenienti in bici dai pendii glaciali superiori.
... una discesa spettacolare ...

Pit stop per fare il pieno di carburante a base di orzo e luppolo, e via allegri verso l'ultima fatica di giornata: il col Rosset (3025m). Scendiamo brevemente in sella tagliando un paio di tornanti sotto il Benevolo e attacchiamo bici in spalla il 13a. La palina dice 2 ore e 50 minuti. Testa bassa e ... camminare! 180 metri di portage e possiamo rimettere le ruote a terra. Segue un bello e facile traverso pedalabile ma esposto che ci porta all'alpe Gran Vaudala (2348m) nell'omonimo vallone. 
... grande portage per il Colle Rosset ...

Il sentiero prosegue pedalabile su modeste pendenze fino alle pendici della ripida pietraia che precede il colle. Sono poco più di 300 metri ma molto ripidi e ben presto le risate e il chiacchiericcio lasceranno spazio al silenzio e per così dire..... alla contemplazione. Faticosamente raggiungiamo il colle Rosset (3025m) lasciandoci alle spalle il sole valdostano. Infatti, spesse nubi ricoprono interamente la valle Orco rendendo il paesaggio più simile alle highlands scozzesi. La brezza settembrina proveniente dal versante piemontese ci fa sostare lo stretto necessario e siamo subito pronti a scendere. 
... discesa suggestiva, scottish style!

Primi 100/120 m ostici con pochi tratti ciclabili ma dura poco e siamo subito al fondo a lambire i laghi Chavanei. Relax a pedale con qualche sali scendi e via su bei tornantini un po' scavati ma sempre divertenti fino a raggiungere le sponde del lago Rosset (2700m). Ora possiamo definitivamente rilassarci su fantastico flow fino al bivio Basei/Rosset incontrato in salita e poi ancora fino al rifugio Savoia, dove terminano le nostre fatiche. Un meraviglioso tour intervallivo che regala discese sempre divertenti e mai troppo difficili in un contesto alpino di rara bellezza.
Diego
... colle Rosset (3035 m) ...

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro: 

Rifugio Savoia - Alpe Riva - Colle Basei - Punta Basei - Colle Basei - Colle Nivolettaz - sentiero 13b - Rifugio Benevolo - sentiero 13a - Colle Rosset - Lago Rosset - Rifugio Savoia

Presenze: Diego, Flavio, Richard, Bobo

Quota Partenza: 2533 m (Rifugio Savoia)

Quota max: 3338 m (Punta Basei) 

Dislivello: 1700 m

Ciclabilità salita: 25%

Ciclabilità discesa: 90% 

Difficoltà: BC+/OC
                 M4-T3(T4)-E3 

Sviluppo: 25 km 

1 commento:

biciclitu ha detto...

Grandissimi ragazzi, un'altra perla aggiunta nella mia lista per merito vostro. un panorama come pochi che ti accompagna sia in salita che in discesa, fantastico! la risalita al col Rosset veramente dura come pure la discesa fino ai laghi per le mie abilità ma direi che tutto "STRAMERITA" complimenti e grazie

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