Punto di partenza di questo itinerario è Casteldelfino (1296 m) dove la valle Varaita si sdoppia: a ovest la Valle di Bellino a NordOvest la valle Varaita di Pontechianale. A fare da divisorio tra i due rami il monte Pietralunga, con la sua fascia rocciosa solcata dal Passo del Ciat, il tutto ben osservabile ogni qualvolta si risale la statale provenendo da Sampeyre.
Non vi dico le volte che il mio sguardo è caduto su quella bastionata col pensiero che andava al Ciat e già mi immaginavo appeso alle rocce con la bici per capello.
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... un sogno che si realizza ... |
Del resto le poche relazioni escursionistiche presenti sul web non lasciavano presagire nulla di rassicurante: esposizioni importanti, corde fisse, cavi, conditi da passaggi di I° e II° grado ... praticamente c'erano tutti gli ingredienti per una ciclo-ravanata storica!
Iniziamo a pedalare e a risalire la valle di Bellino su asfalto e intanto inizio a snocciolare il menù di oggi al buon Flavio con la certezza che digerirà anche i piatti più indigesti.
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... Monte Pietralunga dalla Battagliola ... |
Superata la borgata Chiesa (1470 m), in corrispondenza di un tornante a sinistra (1587 m) che precede la borgata Pleyne, abbandoniamo il bitume e prendiamo a salire l'antica militare per il colle della Battagliola, una stra-classica, forse la più conosciuta tra le gite in mountain bike dell'intera val Varaita. Ci aspettano quasi 700 metri di dislivello su carrareccia larga a pendenza costante con esposizione sud pieno, quindi, tanto caldo, tanta polvere, tante pedalate e un pò di noia per chi come noi è abituato a far correre le ruote in posti meno ... "banali".
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... inizio scalata al Ciat ... |
Al Colletto della Battagliola (2284 m) tralasciamo il sentiero a destra (U54) che scende a Pontechianale e proseguiamo dritti in direzione del Monte Pietralunga (balise ore 1.30) iniziando la nostra avventura.
Una breve digressione pedalabile alla Punta della Battagliola (2401 m) e senza possibilità di errore seguiamo la splendida dorsale erbosa che si stacca dalla bastionata rocciosa del Monte Pietralunga apparentemente inaccessibile.
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... compare il canale di salita attrezzato a corde fisse ... |
Alternando brevi tratti a spinta a lunghi tratti pedalati raggiungiamo la base della parete dove, ben nascosto, iniziamo a scorgere un intaglio attrezzato a corde fisse.
Non ci resta che caricarci la bici sulle spalle e iniziare l'avventura "in parete", non senza qualche preoccupazione. La via è attrezzata in maniera impeccabile, la roccia però non è delle migliori per cui è importante fare attenzione a non staccare massi; ovviamente la nostra ingombrante zavorra non ci aiuta, spesso le ruote vengono a contatto con la parete e possono pregiudicare l'equilibrio.
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... Passo del Ciat: a metà dell'opera ... |
Avere uno zaino adatto che permetta di avere la bici ben salda ed equilibrata sulle spalle è fondamentale, inoltre il fatto di essere in due può essere di grande aiuto in alcuni passaggi per evitare spiacevoli "incastri"; in ogni caso raccomandiamo, grande prudenza, buona esperienza e una motivazione fuori dall'ordinario! In termini prettamente tecnici e di numeri si tratta di superare un risalto su roccia di poco più di 100 metri dove il passaggio più delicato si ha in uscita ed è classificato di 2° grado.
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... Monte Pietralunga (2736 m) ... |
A quota 2650 il temuto Passo del Ciat è superato ed ora ci aspetta un breve panoramicissimo tratto di cresta per giungere in vetta al Monte Pietralunga (2736 m).
La soddisfazione è grande e con la tensione ormai alle spalle possiamo goderci questo splendido balcone a picco sulla val Varaita ... che figata! Con la pancia piena e la mente libera osserviamo la discesa sul colle del Bondormir, sembra finta ... siamo a 2700 metri e fatico a ricordare un altro luogo dove una discesa a quelle quote mi abbia regalato un senso di rilassatezza così grande!
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... verso il Bondormir ... spaziale!!! |
Il tutto è dovuto all'assenza di difficoltà tecniche ed a un ambiente spaziale.
In pochi minuti ci ritroviamo al Colle di Bondormir (2657 m) pronti a proseguire a destra lungo l'omonimo vallone. Il sentiero U16 non presenta particolari difficoltà tecniche e scende piacevolmente a tornanti per circa 600 metri di dislivello fino alla confluenza nel vallone del Fiutrusa nei pressi delle Grange Serre (2094 m vedi:
Trilogia dei Tremila ).
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... discesa sul colle di Bondormir ... |
Una volta intersecato il sentiero U15 lo seguiamo fino a quota 1993 m in corrispondenza del bivio per il colle del Rastel: prestare molta attenzione perché l'innesto di questo sentiero arrivando da monte non si vede, nonostante sia segnalato da una balise rustica, tanto che noi abbiamo tirato dritto e siamo dovuti tornare indietro per un breve tratto.
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... vallone del Bondormir ... |
Iniziamo quindi la seconda salita di giornata per guadagnare il colle del Rastel su una traccia che fin da subito appare troppo poco evidente e trafficata (GTA U57). Grazie al prezioso aiuto di OruxMap e alle carte dell'amico
Maki risaliamo i ripidi pendii prativi, spesso perdendo la labile traccia e navigando a vista, ma in poco più di un'ora siamo al Colle del Rastel (2376 m).
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... colle del Rastel ... |
Una breve digressione decisamente consigliata ci porta a guadagnare la vetta del monte Peyron (2406 m): un panorama incredibile sul Pontechianale e sul suo lago ripagherà della fatica!
Ritornati al colle ci aspetta un sentiero balcone di quelli che difficilmente si dimenticano con una traccia che su questo lato risulta sempre molto evidente e ben segnalata dalle tacche GTA bianco/rosse: senza perdere praticamente quota il sentiero compie un interminabile traverso fino a raggiungere una baita ristrutturata e il suggestivo laghetto di Torrette.
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... sentiero GTA U57 ... |
Costeggiato il lago e superato un piccolo colletto il sentiero prende a scendere deciso su Chianale con una traccia che è un tornante unico ... apoteosi! In un baleno ci ritroviamo a Chianale con la birra media in mano al posto del manubrio e un sorriso stampato in faccia, tipo paresi!
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... laghetto di Torrette ... |
Ma non è finita, la nostra auto è a Casteldelfino e farci l'asfalto dopo un giro del genere sarebbe un insulto ... attraversato il paese ci portiamo sulla destra idrografica del fiume, e lungo un bel sentiero (U70) tutto saliscendi arriviamo a Pontechianale. Costeggiato il lago non rimane che l'ultima discesa che inizia nei pressi del Rifugio Alevè e dopo una picchiata su sentiero iper flow velocissimo ci scodella nel parcheggio all'auscita dell'abitato di Casteldelfino dove avevamo lasciato l'auto.
Bobo
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... il Viso ci osserva per tutto il giorno ... |
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Casteldelfino - Chiesa di Bellino - Colle della Battagliola - Punta della Battagliola - Passo del Ciat - Monte Pietralunga - Colle del Bondormir - V.ne Fiutrusa - Colle del Rastel - Monte Peyron - Laghetto di Torrette - Chianale - sentiero U70 - Pontechianale - Casteldelfino
Presenze: Flavio, Bobo
Quota di partenza: 1296 m (Casteldelfino)
Quota Max: 2736 m (Monte Pietralunga)
Disl.: 2100 m
Ciclabilità salita: 60%
Ciclabilità discesa: 99,9%
Difficoltà:
OC/BC(OC)
Sviluppo: 38 km
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