Valle Varaita
La possibilità di sfruttare una giornata autunnale perfetta unita al desiderio di realizzare un progetto sognato da tanto tempo, due tremila che ci frullavano da tempo nella testa. La cosa che non ci aspettavamo è stata quella di trovare una quantità di neve così ingente, un freddo così pungente e tante altre belle cose che ci hanno realmente messo a dura prova. Una di quelle giornate in cui in certi momenti smetti di crederci e ti viene voglia di tornare indietro, ma poi basta alzare gli occhi per trovare la forza per continuare ... a sognare!
Bobo
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... gita spessa, aria sottile...
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Fuori Andre, dentro Bobo e Chiara e mi ritrovo la settimana successiva nuovamente in vetta alla Punta Fiutrusa (3110 m) con l'intenzione di allargare l'anello inglobando anche il Monte Ferra (vedi
Mongioia in Salza Fiutrusa).
Ripercorriamo quindi la medesima salita (che evito di descrivere e invito a leggere sul seguente
link) tralasciando Mongioia e Salza anche perché oggi una nevicata inaspettata ricopre pesantemente le alte quote aggiungendo un bel tocco di colore e nuove difficoltà a un luogo già di per se incredibile.
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... Passo Fiutrusa, bianco! |
La linea più logica e probabilmente anche la più veloce sarebbe quella di seguire la bellissima "crest line" che unisce il Fiutrusa al Ferra e permetterebbe di non perdere troppa quota; ma non abbiamo fatto i conti con la neve che alzerebbe decisamente i rischi, tenendo conto che siamo in piena fase esplorativa senza la minima idea di cosa ci troveremo ad affrontare ... optiamo quindi per una soluzione alternativa, non studiata, ma quest'oggi il prezzo del biglietto è già stato ampiamente rimborsato dallo spettacolo dell'ambiente che ci ha regalato una serie di foto che non capita spesso di scattare!
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... scendendo dal Fiutrusa con il Ferra di fianco! |
Quindi, dal Fiutrusa scendiamo poco sotto quota 2900 puntando al colle di Reisassetto: giunti al centro del vallone (Vallonetto del Ferra) abbandoniamo la via conosciuta e ci cimentiamo in un portage fuori traccia puntando l'evidente colletto a quota 2954 m (senza nome) posto sulla dorsale Sud/Est che scende dal Ferra.
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... si fa spessa, colletto quota 2954 m ... |
Una volta al colle le speranze di riuscire a svalicare e scendere nell'alto vallone di Reisassa dove sorge l'omonimo lago sono disattese, non si scende! Abbiamo due alternative: tornare indietro e abortire il progetto Ferra oppure seguire la dorsale di ”cresta” non segnata sulle nostre carte e a prima vista tutt'altro che facile da affrontare, tenendo conto che la neve rende tutto scivoloso nonostante i ramponcini.
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... Ferra cresta Sud/Est: ciclopirla in action ... |
Una Chiaretta più determinata che mai ci incoraggia a proseguire così ci ritroviamo ad affrontare la prima parte senza grosse difficoltà risalendo in portage un pendio di sfasciumi ... ma poi il discorso si complica. Anche questa volta, come da migliore tradizione siamo riusciti a cacciarci nei casini e impelagarci per bene: siamo su una via di cresta semi alpinistica di misto, non segnalata, con la nostra bella zavorra sulle spalle ... ci aspetta un ciclodisagio di altissimo livello, di quelli da ricordare!
... ce la faremo? Bho! Mah! Chissà!
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... Monte Ferra: e vetta sia!!! |
Tant'è che utilizzo delle mani diventa presto un obbligo e i passaggi ostici ci costringono a passarci le bike con numeri da circo: si sale, si scende, si tenta di gradinare i passaggi innevati, rimanendo spesso e volentieri a cavalcioni sull'esposta crestina con la bici per cappello. I metri che ci dividono dalla vetta (150 m) sono pochi, ma sembrano eterni! Alla fine chi la dura la vince, l’unione di 3 ciclopirla fa la forza e aumenta la follia ... siamo in vetta al Monte Ferra (3094 m)!
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... 3094 metri sudati!!! |
Sembra di sfiorare con le dita la Punta di Fiutrusa, con dalla parte opposta i valloni del Bondormir e Reisassa ai nostri piedi e il Monviso a dominare la scena.
Non ci resta che scendere lungo il vallone Reisassa: primo breve tratto dalla vetta non troppo ciclabile poi dal colletto siamo in sella seguendo una labile traccia su sfasciumi che a volte tende a perdersi. Tenendo la destra puntiamo al lago con la sua spettacolare forma a cuore.
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... discesa dal Ferra parte alta ... |
La discesa non risulta comunque semplice, qualche piede a terra è d'obbligo, ma man mano che si scende le difficoltà e le pendenze si addolciscono e la pietra lascia spazio a terreni erbosi. Costeggiamo il Lago Reisassa 2724 m passando a sinistra, ma e del tutto ininfluente, ambiente lunare! Nel frattempo sale la nebbia che contribuisce a disorientarci, ma grazie alle carte e per il fatto che dopo la cresta del Ferra tutto è decisamente facile e scorrevole, convergiamo alle Grange Reisassa a quota 2388 m.
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... in paradiso prima del nebbione ... |
Da qui il sentiero è molto evidente e risulta impossibile perderlo di vista; le pendenze si accentuano alternando traversi a serie di tornanti su fondo sconnesso. Giunti nei pressi delle Grange Rucias (1885 m) la grande avventura volge al termine e il sentiero si sdoppia: a destra termina poco prima dell’abitato di Sant’Anna, a sinistra termina dietro la Casa Alpina Excelsior.
Abbiamo aggiunto un altro 3000 alla nostra collezione ... e non lo dimenticheremo tanto facilmente!
Flavio
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... fatica, determinazione e un pò di follia ... |
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Rifugio Melezé - Vallone di Rui - Passo di Fiutrusa - Punta Fiutrusa - Dorsale Sud/Est Ferra - Monte Ferra - Vallone Reisasso - Grange Reisasso -Grange Rucias - Sant'Anna di Bellino - Rifugio Melezé
Presenze: Flavio, Chiaretta, Bobo
Quota di partenza: 1812 m (Rif. Melezé)
Quota Max: 3110 m (Punta Fiutrusa)
Disl.: 1500 m
Ciclabilità salita: 15%
Ciclabilità discesa: 95%
Difficoltà:
OC+/OC+
Sviluppo: 18 km
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