Ci sono giornate speciali che vien voglia di definire perfette per l'incredibile incastro di situazioni favorevoli. Il cicloparadiso del Queyras, tre compagni affiatati, il meteo di inizio autunno sorprendentemente caldo ... semplici ingredienti che hanno reso indimenticabile la nostra gita sulla Grand Glaiza. Ma il merito più grande va senza dubbio al tanto decantato Queyras, territorio di una bellezza unica e patria del cicloalpinismo “meno rude”, che ogni volta ci regala emozioni intense.
Anche sulla Grand Glaiza infatti abbiamo goduto dei sentieri dal fondo compatto e scorrevole con salite pedalabili fino ad alte quote e discese divertenti e veloci ... il tutto condito da panorami che appagano gli occhi e il cuore. Insomma, il Queyras non delude mai ... "Bentornati in paradiso!"
Chiaretta
Dopo la gita di “riscaldamento” sulla Tête de la Cula il giorno precedente, il nostro giro continua nella Valle della Guil. Anche oggi puntiamo a un tremila, la Grand Glaiza (3293 m) o Punta Merciantaira, una montagna alloggiata al confine con l'Italia, in una valle laterale della Val di Susa, la Val Thuras. Vista dall'alto però la definirei al centro del mondo, circondata a 360 gradi da montagne che paiono infinite. La fortuna del cielo limpido infatti ci ha permesso di ammirare perle preziose come il Monte Bianco, il Gran Paradiso, e un'infinità di altre note cime che Bobo ha elencato con maestria invidiabile come se ripetesse l'alfabeto. Al gioco “chi ne riconosce di più” ho sicuramente perso!
... la Valle della Guil ... |
... il Re con il suo vestito di nuvole ... |
... sulle sponde del Grand Laus ... |
... portage sopra il Grand Laus ... |
Finalmente possiamo ammirare la nostra cima, la Grand Glaiza! Ma la strada che ci divide da lei è ancora lunga. Individuiamo il percorso in cresta e ci dirigiamo a nord-est verso il Col du Malrif tralasciando la salita all'omonima cima (quella sarà la strada di ritorno).
... quasi in cresta ... |
Il bel sentiero ci permette ancora molti tratti in sella, ma l'altitudine degli ormai tremila metri rende tutto molto più difficoltoso. Ormai siamo sotto la vetta e tra il grigio delle rocce spunta la croce chiara.
... Col du Malrif ... |
... quasi in vetta ... |
... sempre in cresta ... |
... in picchiata sul Grand Laus ... |
... discesa su Abriès ... |
E' proprio vero... il Queyras non delude mai!
Chiaretta
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Aiguilles - Bergerie du Lombard - Lac du Grand Laus - Col du Malrif - Grand Glaiza - Col du Malrif - Pic du Malrif - Lac du Grand Laus - borgata Le Malrif - Abriès - Aiguilles
Presenze: Chiaretta, Bobo, Flavio
Sviluppo: 31,5 km
Aiguilles - Bergerie du Lombard - Lac du Grand Laus - Col du Malrif - Grand Glaiza - Col du Malrif - Pic du Malrif - Lac du Grand Laus - borgata Le Malrif - Abriès - Aiguilles
Presenze: Chiaretta, Bobo, Flavio
Quota di partenza: 1450 m (Aiguilles)
Quota Max: 3293 m (Grand Glaiza)
Dislivello 2085 m
Ciclabilità salita: 75%
Ciclabilità discesa: 99%
Difficoltà: BC/OC
Quota Max: 3293 m (Grand Glaiza)
Dislivello 2085 m
Ciclabilità salita: 75%
Ciclabilità discesa: 99%
Difficoltà: BC/OC
Sviluppo: 31,5 km
Nessun commento:
Posta un commento