Valle Gesso
... qual'era quella discesa tutta tornanti che ancora mancava alla collezione? ... Esatto! ... proprio quella!... ed eccoci nel cuore della valle Gesso, forse nel luogo più rappresentativo delle intere Marittime (dove peraltro sono state scritte alcune delle pagine più importanti di alpinismo e scialpinismo di questa porzione di Alpi) che fino ad oggi avevamo trascurato per il semplice fatto che risulta praticamente impossibile riuscire a cucire un giro ad "anello", come tradizione ... troppe pareti invalicabili, troppa roccia! La possibilità di riuscire a scendere un sentiero in sella alle nostre bike partendo con il manubrio appoggiato alle pareti del mitico Corno Stella però ci stuzzica non poco, tenendo conto che con ogni probabilità siamo i primi a farlo e sopratutto perché si prospetta una discesa epica, di circa un migliaio di metri di dislivello su una traccia tutta zig-zag ...
In bike ai piedi del Corno from Cicloalpinismo on Vimeo.
Per dare un senso alla presenza, sulle nostre bici, di una trasmissione fatta di pedale, catena, pignoni, cambio, ecc... ecc..., optiamo per parcheggiare l'auto alle Terme di Valdieri (1349 m) e quindi effettuare un avvicinamento pedalato fino al Gias delle Mosche (1591 m); la famigliare carrareccia si presenta nella consueta veste di asfalto malandato inframezzato da brevi tratti sterrati.
Giunti al piccolo parcheggio dove normalmente escursionisti e alpinisti posteggiano le loro auto per iniziare la gita, noi passiamo alla modalità "sherpa-bike", caricandoci i nostri mezzi sulle spalle per iniziare l'ascesa dei quasi 1000 m di dislivello che ci separano dal rifugio Bozano; salvo una brevissima parentesi a circa metà strada, nei pressi di Gias del Saut (1847 m), il movimento centrale della bici rimarrà accoppiato alle nostre vertebre cervicali per l'intero percorso. Evito quindi di dilungarmi nella descrizione della via crucis, che seppur panoramica e suggestiva, verrà effettuata pari pari durante la discesa. In meno di due ore di cammino, sovrastati dalle imponenti pareti di sua "Maestà" l'Argentera, Regina delle Marittime, raggiungiamo il Rifugio Bozano (2453 m)
Veniamo accolti splendidamente, come raramente ci è capitato, da Marco il simpatico gestore, che in undici anni di onorato servizio è la prima volta che vede delle biciclette fare visita al Rifugio ... veniamo premiati con una apprezzatissima birra media, gentilmente offerta! (... grazie ancora!) che decidiamo di accompagnare con un ottimo piatto di polenta.
Marco intanto ci parla della recente costruzione del nuovissimo tratto di sentiero che partendo dal Rifugio permette di arrivare a toccare la parete del Corno attraversando una pietraia a dir poco immonda, prima impensabile da affrontare in bici; gli autori sono sempre gli stessi già menzionati in precedenti descrizioni (clicca), la mitica squadra 117 degli Operai Forestali della valle Gesso, instancabili "rianimatori" di antiche tracce. Nel caso specifico di sentieri da recuperare non vi era neppure l'ombra, ma con un lavoro incredibile sono riusciti a far nascere un suggestivo serpentone lastricato (in stile Valasco) che si snoda in un mare di pietre accatastate ... un vero capolavoro! Ce lo risaliamo bici in spalla pensando al culo immane che si sono fatti per spostare e incastrare tutte quelle pietre e pensiamo che bisogna essere animati da una grande passione per arrivare a certi risultati!
Ed eccoci finalmente con una mano appoggiata alla parete del Corno e l'altra sul manubrio pronti a partire: guardandoci attorno sembra tutto deserto ma alzando lo sguardo c'è un sacco di gente appesa in parete. I primi venti metri sono ripidi e tutti di galleggiamento sul pietrisco fino ad arrivare al lastricato dove iniziamo a sentire quel tipico rumore che fanno le ruote delle bici quando rotolano su terreni di questo tipo ... clop ... clop ... una vera musica per le nostre orecchie! In breve ci ritroviamo nuovamente al Rifugio, salutiamo Marco con la promessa che in futuro vedrà sicuramente qualche bici in più parcheggiare al suo rifugio ...
Un paio di passaggi iniziali davvero ostici al limite del trialistico ce li scendiamo a piedi (non più di 10 metri), poi si sale in sella ... per non scendere più.
La prima parte è caratterizzata da tornanti con fondo buono inframezzati da panoramici traversi con una lieve esposizione. A parte alcuni tornanti da fare rigorosamente in "nose" la parte alta risulta molto scorrevole e veloce e in un men che non si dica ci ritroviamo nel pianoro prativo a circa metà del percorso ... una breve sosta ad ammirare il grandioso panorama e siamo pronti per l'ultima parte, la più succulenta. Basta guardare una qualsiasi carta per rendersi conto che ci aspetta a una di quelle sbornie da tornate che te le ricordi per tanto tempo ... e infatti ... una curva dopo l'altra in rapida successione, uno zig-zag infinito e strettissimo, ripido, su fondo compatto di terra mista a rocce assortite condito con tante radici! Salendo qualche dubbio ci era venuto riguardo al fatto di riuscire a rimanere in sella, ma ora complice anche l'adrenalina a mille si scende alla grande, anche se bisogna assolutamente non prendere sottogamba una discesa del genere ... qui se cadi ti fai male anche se le velocità sono prossime allo zero ... occhio!
Al parcheggio di Gias delle Mosche le mani e le braccia fumano letteralmente, mai avrei pensato che una esplorazione andata e ritorno potesse regalare così tante soddisfazioni ... quest'oggi niente "anello" solo un grande Corno che non ci dimenticheremo ... un grosso grazie a Flavio che ancora una volta mi ha accompagnato nei miei deliri ... ciclabili!
Anello Terme di Valdieri - Gias delle Mosche - Rifugio Bozano - Base Corno Stella - Rifugio Bozano Gias delle Mosche - Terme di Valdieri
Presenze: Bobo, Flavio
Quota di partenza: 1349 m (Terme di Valdieri)
Bobo
In bike ai piedi del Corno from Cicloalpinismo on Vimeo.
Per dare un senso alla presenza, sulle nostre bici, di una trasmissione fatta di pedale, catena, pignoni, cambio, ecc... ecc..., optiamo per parcheggiare l'auto alle Terme di Valdieri (1349 m) e quindi effettuare un avvicinamento pedalato fino al Gias delle Mosche (1591 m); la famigliare carrareccia si presenta nella consueta veste di asfalto malandato inframezzato da brevi tratti sterrati.
... di fronte la Testa Sud di Bresses (clicca) ... |
... portage al cospetto della Regina ... |
... Bozano & Corno Stella ... |
... nel cuore delle Alpi Marittime ... |
... il rifugio dalla base del Corno ... |
La prima parte è caratterizzata da tornanti con fondo buono inframezzati da panoramici traversi con una lieve esposizione. A parte alcuni tornanti da fare rigorosamente in "nose" la parte alta risulta molto scorrevole e veloce e in un men che non si dica ci ritroviamo nel pianoro prativo a circa metà del percorso ... una breve sosta ad ammirare il grandioso panorama e siamo pronti per l'ultima parte, la più succulenta. Basta guardare una qualsiasi carta per rendersi conto che ci aspetta a una di quelle sbornie da tornate che te le ricordi per tanto tempo ... e infatti ... una curva dopo l'altra in rapida successione, uno zig-zag infinito e strettissimo, ripido, su fondo compatto di terra mista a rocce assortite condito con tante radici! Salendo qualche dubbio ci era venuto riguardo al fatto di riuscire a rimanere in sella, ma ora complice anche l'adrenalina a mille si scende alla grande, anche se bisogna assolutamente non prendere sottogamba una discesa del genere ... qui se cadi ti fai male anche se le velocità sono prossime allo zero ... occhio!
Al parcheggio di Gias delle Mosche le mani e le braccia fumano letteralmente, mai avrei pensato che una esplorazione andata e ritorno potesse regalare così tante soddisfazioni ... quest'oggi niente "anello" solo un grande Corno che non ci dimenticheremo ... un grosso grazie a Flavio che ancora una volta mi ha accompagnato nei miei deliri ... ciclabili!
Bobo
... discesa, parte alta ... |
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:Anello Terme di Valdieri - Gias delle Mosche - Rifugio Bozano - Base Corno Stella - Rifugio Bozano Gias delle Mosche - Terme di Valdieri
Presenze: Bobo, Flavio
Quota di partenza: 1349 m (Terme di Valdieri)
Quota Max: 2600 m circa (Base del Corno Stella)
Dislivello totale: 1200 m
Ciclabilità salita: 25% (5% dal Gias delle Mosche)
Ciclabilità discesa: 99%
Difficoltà: (nc)/EC
(nc)-T5-E2
Sviluppo: 19 km
Ciclabilità salita: 25% (5% dal Gias delle Mosche)
Ciclabilità discesa: 99%
Difficoltà: (nc)/EC
(nc)-T5-E2
Sviluppo: 19 km
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