domenica 3 luglio 2016

Testa Rognosa della Guercia (2693 m)

Valle Stura di Demonte

Ci sono itinerari che richiedono anni di studi e gestazioni infinite ed altri giri che nascono così, da una rapida occhiata alla parete di fronte e la settimana dopo ti ritrovi a vagare sulla stessa alla ricerca di quelle emozioni che solo l'incognita dell'esplorazione sa regalarti, dove a ogni crinale svalicato è un nuovo orizzonte e ogni curva riserva adrenaliniche aspettative ...
Bobo
... "Sea of Rock" alla Rognosa, discesa unica!
E' trascorsa meno di una settimana dall'ultima riuscitissima esplorazione (clicca) in zona Sant'Anna e la voglia di ritornare a verificare un po' di cosette è troppo grande per riuscire a resistere ... sarebbe troppo banale utilizzare la stessa via di avvicinamento (Sant'Anna / Tesina / Saboulè), peraltro bellissima, appagante e decisamente pedalabile, ma un approccio di questo tipo, poco si addice al nostro stile ... Scegliamo quindi di variare e utilizzare una delle numerose vie di arroccamento che fornisce la valle parallela, quella di San Bernolfo.
... passo della Sommetta, ultimi metri!
Posteggiata l'auto a Calleri (1455 m) prendiamo subito a salire, pedalando, lungo la storica carrozzabile militare che risale la destra idrografica del vallone di San Bernolfo fino alla biforcazione Sauma / passo della Sommetta (balise). Qui svoltiamo a sinistra tralasciando la spettacolare militare della Collalunga, che tante volte abbiamo percorso e ci innoltriamo lungo la sassosa carrareccia in pessimo stato di conservazione che risale il vallone della Sauma, solo in minima parte pedalabile.
... Vallone della Gorgia e i suoi laghi ...
Intorno a quota 1800 la carrareccia termina e ci ritroviamo su un sentiero che con pendenza mai eccessiva risale verdissimi pratoni contornati da suggestive pareti rocciose. Alterniamo lunghi tratti di portage a brevi tratti in sella fino all'ampia depressione prativa totalmente pedalabile che caratterizza il passo della Sommetta (2209 m). Qui il sentiero termina e non rimane che affidarsi all'istinto e alla cartografia confortati ogni qualvolta da rarissimi e poco visibili ometti di pietre. Iniziamo con un lungo diagonale discendente che ci consente di guadagnare il margine sinistro orografico del vallone di Tesina.
... sguardo sull'Autaret dal Passo del Bue ...
Poi con un'impervia "scalata" in full/portage guadagnamo un risalto roccioso che ci consente di giungere nell'alto vallone della Gorgia dei Laghi. Qui lungo le rive del suggestivo Lago di Gorgia (2306 m) possiamo renderci conto di cosa ancora ci aspetta. Ben visibile al centro del vallone l'intaglio del Passo del Bue con alla sua sinistra la vetta della Rognosa; noi risaliamo l'ampio vallone piegando a sinistra e puntando l'evidente traverso della militare Saboulè/Bue che nel finale ci porta ad arrampicarci attraverso una ripida ed infame pietraia.
... Passo del Bue ...
 Una volta raggiunto quello che resta dell'antica militare in breve ci ritroviamo a picco sul mitico passo del Bue (2603 m), che con un aereo sentiero collega il vallone della Guercia al Tesina. Al Passo della Guercia abbiamo "già dato" e oggi abbiamo altri programmi; proseguiamo quindi a salire, seguendo le labili tracce di sentiero che attraversano il crinale Bue / Rognosa della Guercia. Guadagnando un centinaio di metri di dislivello ci ritroviamo sulla panoramica e aerea vetta della Testa Rognosa della Guercia (2693 m).
... il panoramicissimo crinale della Rognosa ...
Una meritata sosta e qualche chiacchera con gli unici incontri di giornata e non vediamo l'ora di scoprire cosa ci aspetta ... ora inizia l'avventura!!! La carta segna il solo sentiero di cresta che a detta degli escursionisti incontrati non dovrebbe essere tanto piacevole da affrontare con una zavorra a due ruote sulle spalle. Noi decidiamo di attraversare a mezza costa la parete delle Roche Saboulè sul lato francese puntando un evidente ometto opportunamente binocolato ma ben visibile anche ad occhio nudo, tentando di perdere meno quota possibile. Da una nostra valutazione a quel punto dovremmo trovare le tracce del sentiero visto la volta scorsa nei pressi del lago del Lausfer.
... raggiungiamo l'ometto di pietre ma del sentiero non c'è traccia ... 
 Dopo il "rognoso" traverso, degno della montagna a cui appartiene, ci ritroviamo dall'enorme ometto di pietre preso a riferimento e con disappunto constatiamo che il sentiero sognato rimane assai più spostato a dx di dove ci saremmo aspettati di essere ... in mezzo un crinale cupo e rocciosissimo, decisamente non valicabile che ci separa dalle Cime di Prals, nostra meta di discesa. A questo punto abortiamo l'idea e decidiamo di andare a ricongiungerci col sentiero di cresta Rognosa/ Roche Saboulè segnato sulle carte, risalendo il crinale in direzione del confine italiano. Con sorpresa ritroviamo le tracce lungo una parete di roccia abbattuta, ripida ma non esagerata, disseminata di ometti e perfettamente ciclabile ... un mare di roccia "sea of rock" della Valle Stura!
... "Sea of Rock"...
Questi cento metri valgono già da soli la gita, e scenderli in bici personalmente mi gratifica di tutte le fatiche e peripezie fatte fino ad ora. Terminato il mare di rocce siamo sul sentiero di crinale e alterniamo brevi passaggi a spinta a lunghi traversi pedalati e in un baleno ci ritroviamo in "terra amica" al colle Saboulè (2460 m) ad osservare la nostra discesa odierna e i tornanti mancati alle Cime de Prals. Qui non ci resta che ripercorrere a ritroso la pedalabilissima e spettacolare militare, fatta meno di una settimana fa al contrario, che congiunge il colle Saboulè al colle di Tesina (2400 m).
... verso il colle Saboulè ...
Dal Tesina a Calleri (sentiero P19) mancano circa 1000 m di discesa, su un sentiero che ho affrontato soltanto una volta in sella nel lontano 2002 e di cui francamente non ho grandi e bei ricordi, se non tanti passi fatti a piedi! ... non è un caso che infatti non sia più venuto a ripeterlo dall'epoca dei pionieri, e visto che Cicloalpinismo non esisteva ancora,  manca pure di recensione!
Vediamo di rimediare: inizio con qualche tornante abbastanza chiuso, poi un lungo traversone scassato tutto da guidare, personalmente è una tipologia di sentiero che mi piace un sacco e inizio seriamente a dubitare dei miei ricordi e delle mie capacità di guida in età giovanile!
... passo di Tesina, foto di rito ...
 Arrivati a lambire il torrente in una depressione prativa il sentiero si perde un po' e tocca risalire qualche metro per ritrovarlo dall'altra parte del corso d'acqua. Dopo un traverso eccoci al secondo risalto, con una lunga serie di tornanti molto cattivi e tecnici dove dar sfogo alle migliori tecniche trialistiche per riuscire a non togliere i piedi dai pedali ... siamo alla Capanna Tesina (1947 m), fantastico! Proseguiamo attraversando senza problemi l'immenso pratone, seguendo il sentiero a tratti nascosto dalla vegetazione. A questo punto troviamo un tratto tecnico a picco sul rio con alcuni tratti franati che costringono a sporadici piedi in terra (p.s.: il livello tecnico di questa discesa è decisamente molto alto quindi se non in possesso di buona tecnica potreste trovarvi a non ciclarne un metro!).
... Tesina, discesa di alto livello ...
Purtroppo man mano che si scende la vegetazione aumenta rendendoci assai complicato e difficile avanzare e costringendoci se non proprio a scendere dalla bici a progredire con numerosi piedi in terra di "sicurezza" ... il rischio di spaccare il cambio posteriore o incappare in cadute date dalla scarsa visibilità in questo tratto intermedio è molto alto! ... peccato perchè senza vegetazione il sentiero risulterebbe interamente ciclabile! Una volta entrati nel bosco la vegetazione scompare e il sentiero si fa più largo veloce e divertente, e in pochi minuti siamo a Calleri!
Questo è un giro davvero "Rognoso" dove il portage in salita presenta percentuali imbarazzanti, ma dove chi cerca avventura, scenari, solitudine, discese incredibili e tecnicissime troverà pane per i suoi denti!
Bobo
... portage & scenari ...
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Calleri - V.ne Sauma - Passo Sommetta - Laghi Gorgia - Passo del Bue - Testa Rognosa della Guercia - Col du Saboulè - Passo di Tesina - sentiero P19 -  Capanna Tesina - Calleri

Presenze: Bobo, Flavio

Quota partenza: 1455 m (Calleri)

Quota max : 2693 m (Testa Rognosa della Guercia)


Ciclabilità salita: 25%

Ciclabilità discesa: 92%

Disl: 1450 m

Difficoltà: OC+/OC+
                 M5-E2-T4(T5)

Sviluppo: 20 km

6 commenti:

Unknown ha detto...

Non è meglio andare direttamente dalla Testa dell'Autaret a Colle Guerica?
E da Colle Guerica direttamente al Passo del Bue? Direttamente sopra il grado di vetta? Automatic translation to italian ;-)

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Bobo ha detto...

dalla Testa dell'Autaret al Colle Guercia non è molto agevole vedi: https://www.cicloalpinismo.com/2012/07/traversata-della-testa-dellautaret-2761.html ... dalla Guercia al passo del Bue c'è un sentiero fattibile ma molto esposto ... ;-)

Unknown ha detto...

Mille MIlle grazie
Progettiamo dal Rifugio Rabuons a Sant'Anna Di Vinadio. Il piano è facile, fino al Passo Collalunga. Dopo: Se si consiglia il sentiero P19 (Carta Fraternali) (https://www.cicloalpinismo.com/2017/08/serriera-dellautaret-rocca-di-san.html in direzione opposta: Problema 1: risolto.
Problema 2: "dalla Guercia al passo del Bue c'è un sentiero fattibile ma molto esposto".
Ti riferisci alla traccia VTour (Esposizione : E4)
::Italian Subs Addicted:: [http://www.vttour.fr/sentiers/col-du-saboule-pas-de-colle-longue-par-le-pas-du-b-uf]
o peggio?
Quando Bobo dice "molto esposto", sento "lasciar perdere" -> San Bernolfo

Bobo ha detto...

Si esattamente , l'esposizione è davvero notevole (... E4 come riportato su vttour ... ) nekl tratto compreso tra il Passo della Guercia e il Passo del Bue ... da valutare con attenzione! Sicuramente sconsigliato a chi patisce vertigini o esposizioni forti!

Barolo71 ha detto...

Ripetuta l'altro giorno con Simone in versione dopolavoro!
Abbiamo optato per variare il giro originario salendo al P.sso del Bue dal Vallone della Guercia , variante che si è rivelata veramente valida in quanto si fà un po' di portage terapeutico di soli 350d+ dopo il Lago di S. Bernolfo, poi si pedala quasi tutta (gambe permettendo) sino alla casermette del passo della Guercia, da li bellissimo ed espostissimo sentiero del p.sso del Bue da fare attorcigliandosi la biga al collo o in altro modo.
Il resto del giro ricalca quello descritto, noi ci siamo tenuti più in cresta nei pressi dell'anticima con qualche passetto di arrampicata. Occhio che il traverso richiede parecchio tempo anche se di dislivello modesto!
La discesa dal p.sso di Tesina e' qualcosa di surreale, primo pezzo in ambiente fiabesco , tecnico il giusto, poi dopo il ponte sul torrente inizia una leggera discesa sempre da guidare tra roccette affioranti, qualche singolo passaggio a piedi per evitare di rovinare il cambio, ma poca roba .....poi giù giù ...non finisce mai, una sequenza continua di divertentissimi passaggi di ogni genere. Ovviamente il lunghissimo pezzo che costeggia il torrente se lo si trova con la vegetazione alta non tagliata son dolori, da libidine a calvario in un attimo ;-)

I contenuti del sito sono di proprietà di cicloalpinismo.com e sono protetti dalla normativa vigente sui diritti d'autore. Ogni riproduzione parziale o totale dei testi, delle immagini e dei video è assolutamente vietata, salvo autorizzazione. E’ vietato, inoltre, l’uso dei file per fini commerciali e comunque per fini diversi dall’uso personale. Ogni abuso sarà perseguito ai sensi della normativa vigente.
Gli autori non garantiscono l'esattezza e l'esaustività dei testi (itinerari, tracciati, tracce GPS ecc...) e non si assumono alcuna responsabilità su eventuali incidenti, inconvenienti o qualsivoglia infortunio che possa derivare dall'uso o dall'interpretazione delle informazioni divulgate sul sito. Le percentuali riguardanti la ciclabilità dei percorsi sono puramente indicative e assai soggettive ...