Valle Gesso
Rivediamo e correggiamo il nostro itinerario al Colle della Garbella apportando le opportune varianti per evitare l'interminabile avvicinamento e azzerare il bitume; la salita e la discesa dal Passo della Mena costituiscono la parte nuova ed esplorativa del giro di oggi ... un giro duro con circa 1500 m di bici a spalle su circa 2100 m di dislivello totale, ma con due discese incredibilmente belle e totalmente ciclabili ...
Bobo
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... discesa dal colle Garbella ... tanta roba! |
Spesso e volentieri è più il tempo che impieghiamo a pianificare un itinerario che quello che occorre per farlo realmente; non è sicuramente il caso di questo giro dove l'itinerario lo definiamo direttamente in autostrada durante la consueta fase di avvicinamento dalla nostra Riviera alle Alpi.
Donald mi informa che Marco è a Entracque, impossibilitato a spostarsi in auto e con una gran voglia di ripetere la nostra discesa che dal colle Garbella catapulta su Trinità (
clicca): si tratta di un itinerario con una discesa di gran pregio, ma è anche uno dei giri con un avvicinamento a dir poco interminabile, da Entracque a Palanfrè, con l'aggravante di essere in gran parte su bitume ... se a questo aggiungiamo il fatto non trascurabile che avendolo già percorso la mia fame di esplorazione non viene soddisfatta, urge escamotage!
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... vallone del Sabbione ... |
Mi sovviene che a suo tempo avevo pensato a un modo per evitare l'interminabile avvicinamento e azzerare il bitume utilizzando il Passo della Mena (o Passo di Frisson) che permetterebbe di collegare Entracque a Palanfrè dall'alto invece che dal basso, al costo di due grandi portage invece che uno solo: un rapido conto sulla base di sbiaditi ricordi parla di circa 2000 m e buona parte con bici a spalle. Soci compiacenti e missione approvata all'unanimità e partenza fissata a Trinità di Entracque (1096 m); ci attende subito il lungo e pedalabile vallone del Bousset, che poi prende il nome di vallone del Sabbione, vecchia conoscenza e teatro di mille avventure, percorso n volte ma nel verso opposto.
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... salita alla Mena: costone finale ... |
La prima parte quasi rilassante, tutta pedalabile, con pendenze mai proibitive fino al Gias dell'Ischietto (1350 m). Da qui il vallone si biforca, noi teniamo il ramo di sinistra (destra idrografica) e continuiamo a pedalare sulla carrareccia del Sabbione che alterna tratti blandi a rampe micidiali fino a poco prima del Gias Valera (1517 m) dove la carrareccia diventa sentiero. Pedaliamo il lungo pianoro che caratterizza la parte mediana del Sabbione fino a una balise indicativa "Passo della Mena" (sx) in prossimita del gias dell'Adreit (1642 m).
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... ultimi passi alla Mena ... |
Ci fidiamo e seguiamo le rare tracce di un sentiero semi scomparso confortati da alcuni escursionisti francesi che davanti a noi stanno percorrendo la medesima via. Scopriremo più tardi che sarebbe stato decisamente meglio proseguire ancora sul sentiero principale del Sabbione, per poi girare a sinistra intorno a quota 1700 m evitando parecchie grane e tanta fatica inutile. Perdiamo più di mezz'ora per districarci nel lungo traverso, in parte franato, che porta all'attacco del vero e proprio vallone di salita; poi con la bici in spalla iniziamo la risalita vera e propria con una serie infinita di tornanti ravvicinati e ripidi su pendio erboso che rapidamente ci fanno prendere quota su una traccia decisamente poco frequentata.
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... discesa dalla Mena con il Frisson sullo sfondo ... |
A metà della salita rifiatiamo su una depressione per poi riprendere a salire puntando un colletto sulla nostra sinistra dove la traccia tende a perdersi; non resta che seguire il ripido crinale puntando l'evidente intaglio del passo della Mena (2197 m) e in breve ci ritroviamo al termine della prima faticaccia di giornata con l'iponente piramide del Monte Frisson a dominare il panorama. Inizia la discesa con due tornanti belli ostici e poi un lungo traverso su sfasciume perfettamente ciclabile che ci scodella in riva ai suggestivi e frequentati Laghi del Frisson (2057 m); da qui fino al bivio con l'itinerario che scende dal P.so di Ciotto Mien (
clicca) ci aspetta una sezione decisamente tecnica ed impegnativa.
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... scalata al Pianard, la fatica inizia a farsi sentire! |
Una volta confluiti sul sentiero che risale la Val Grande ci ritroviamo a percorrere la divertente e velocissima traccia che scende verso Palanfrè ... un vero parco giochi fatto di tornantini e traversi su sentiero liscio come un biliardo! Poco prima dell'abitato, in corrispondenza della balise per il colle della Garbella, svoltiamo a sinistra e iniziamo a risalire la pedalabilissima carrozzabile sterrata. Visto che il meteo minaccia pioggia, penso erroneamente, che sia più breve continuare la sterrata e risalire fino al Gias Garbella (1680 m) e poi puntare diretti al colle Pianard, invece di spingere il lungo GTA per il colle Garbella percorso la volta precedente.
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... tanti tornanti e contrasti di colore ... |
Arrivati al Gias puntiamo il colle Pianard che a tratti appare tra le nuvole navigando completamente a vista e fuori traccia, rigorosamente bici in spalla. Dopo circa 600 m di portage raggiungiamo prima il colle e poi a sinistra la vicina cima Pianard (2306 m). Non ci resta che scendere il ripido pendio prativo che punta sul colle Garbella stando molto attenti a rimanere sulla linea di crinale Val Grande/Gesso; a causa della scarsa visibilità commettiamo un errore di valutazione che ci porta ad andare troppo bassi sul versante Gesso costringendoci a una poco piacevole risalita supplementare di qualche decina di metri.
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... il Caire de Porcera in basso ... |
Finalmente al Colle Garbella (2176 m) iniziamo l'ultima discesa che ci porterà dopo circa 1000 m di sentiero GTA, direttamente alla macchina. Che dirvi di questa discesa se non confermare tutto quello scritto nella recensione del 2013 invitandovi a rileggere (
clicca) ... concludiamo dicendo che a nostro avviso si tratta di una delle più belle e panoramiche discese della zona, con un campionario di difficoltà tecniche assortito a cui aggiungere l'ambiente unico di questo vallone al cospetto dei paretoni del monte Bussaia ... semplicemente spettacolare!
Bobo
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... sentiero tutto da guidare ... |
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Anello Trinità di Entracque - Gias dell'Ischietto - Passo della Mena - Laghi del Frisson - Palanfrè - Gias Garbella - Monte Pianard - Colle della Garbella - Caire di Porcera - Trinità di Entracque
Presenze: Bobo, Donald (Trespolino), Marco
Quota di partenza: 1096 m (Trinità di Entracque)
Quota Max: 2306 m (Monte Pianard)
Disl.: 2100 m
Ciclabilità salita: 30%
Ciclabilità discesa: 98%
Difficoltà:
BC/OC+
M3-T4(T5)-E3
Sviluppo: 29 km
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3 commenti:
Avete ripetuto il mio giro di 2015 , con la stessa errore di seguire il sentiero segnalato Passo della Mena che oggi è stato distrutto da una frana (ma a che cosa serve di scrivere le mie gite su l'internet :-p ?).
Francamente, questa salita al passo della mena era una delle mie peggio salite (sopratutto che ero solo).
La discesa sotto Porcera era troppo scivolosa (bagnata dalla rosea) e non mi è piaciuta.
Questo giro è da riservare a bikers molto allenati... per qui portare la bici in un pendio molto ripido e erboso non da fastidi.
L'URL della gita non è stata pubblicata Provo di nuovo http://www.vttour.fr/sorties/tour-du-monte-garbella-ou-faut-pas-trop-rever,12965.html.
Ciao Phil, confesso che non l'avevo visto questo tuo giro, anche perchè abbiamo deciso di puntare alla Mena durante l'avvicinamento in auto e senza aver programmato l'itinerario a casa ;-) ... altrimenti cerco sempre su vttour news!
La discesa della Garbella fatta asciutta a mio avviso è un vero spettacolo, sono alla mia seconda ripetizione e la prima nel 2013 avevo trovato pure io bagnato ... questa volta che era ascitta ho rivisto le percentuali di ciclabilità ...
ciao Bo
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