Valle Gesso
Itinerario di puro cicloalpinismo esplorativo affrontato con l'idea di compiere un anello che ci permetta di buttare un occhio su una delle ultime discese che ancora mancano all'appello in valle Gesso! ... purtroppo non tutto è andato come ci aspettavamo, ma il giro siamo riusciti a chiuderlo ugualmente, svalicando un colle "alternativo" rispetto al progetto iniziale, ma sempre sulla medesima costiera Rovina/Vagliotta ... l'obbiettivo di giornata ovvero la discesa del vallone della Vagliotta possiamo quindi considerarlo centrato e di sicuro non ci dimenticheremo questa ennesima grande avventura!!!
Bobo
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... snow bike giù dal passo del Limbo ... |
Quando si parla di valle Gesso e mountain bike bisogna sempre drizzare le antenne, soprattutto se a proporti la gita è uno come Bobo ... portage di alto livello garantito e discese dove la percentuale di ciclabilita in discesa dipende solamente dalle capacità di chi sta in sella!
È un grande piacere per me tornare a scrivere per
Cicloalpinismo, dopo essermi assentato per dedicarmi a sport ..."minori"... come dice Bobo (... ovviamente sempre praticati in alta quota ...).
Rientro e partenza col botto dunque, viste le ore in cui la bicicletta è stata appoggiata alla nostra schiena!
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... la galleria di Chistafort, gran bel buco!!! |
Alle 8 siamo già in sella alle bike o forse astronavi viste le ultime novità tecnologiche vedi Bobo e Flavio sulle loro Canyon nuove fiammanti. Partiamo poco dopo Valdieri lasciando l'auto sul bivio Entracque/Sant'Anna e saliamo decisi lungo il vallone della Rovina. Una decina di chilometri di asfalto, un'overdose di bitume inusuale, per un dislivello totale di 1100 m si fanno sentire, fortunatamente i panorami mozzafiato che questa valle regala e qualche parola pedalando, alleviano la fatica. Ancora non sappiamo quanto rimpiangeremo questa strada!!!
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... vista sul vallone della Rovina dal piazzale Chistafort ... |
Arrivati in prossimità del Lago della Rovina (1535 m) svoltiamo a destra seguendo l'asfaltata di accesso alla diga del Chiotàs, passando sotto la sbarra che impedisce il transito alle auto. Al terzo tornante la strada si biforca, noi andiamo dritti imboccando la lunga e suggestiva
galleria che conduce alla stazione di pompaggio del Chistafort: dopo un lungo traverso panoramicissimo a quota 1864 m in un piazzale più ampio di un campo da calcio, termina il bitume e ci mettiamo alla ricerca della direzione giusta per il Passo Barra della Vagliotta.
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... che il grande "camallo" abbia inizio ... |
L'idea di Bobo prevede infatti di raggiungere la meta seguendo un presunto sentiero che, a quanto dice, risulta essere segnato soltato sulle vecchie IGN 1/50.000 mentre su tutte le moderne carte non ne viene più fatta menzione (... ci sarà un perchè!) ... per cui risulta fondamentale individuare a vista il tragitto da seguire! Ma, mai riporre fiducia nei siti meteo, che infatti sbagliano in pieno la previsione, e da tutto sereno ci ritroviamo con cielo coperto e cime avvolte nella nebbia. Proviamo con il gps e le indispensabili carte dell'amico Maki (
clicca) ad orientarci come meglio possiamo e, caricata la bici in spalla, ci avviamo lungo i pendii prativi a monte della stazione di pompaggio.
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... sul bordo del camale, dall'altra parte non si passa ... |
Dopo poche decine di metri di portage controlliamo nuovamente la nostra posizione e ci rendiamo conto di essere troppo a sinistra rispetto alla direzione esatta. Iniziamo, così, un lungo traverso a destra che dovrebbe portarci in direzione della Barra della Vagliotta. Purtroppo ci troviamo sul bordo di un canale piuttosto ripido e profondo, roccioso e di difficile attraversamento che ci sbarra la strada.
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... un lungo scivolo erboso con pendenze intorno ai 40° ... |
Non possiamo rischiare di avventurarci dentro di esso con le bici in spalla dove una scivolata potrebbe costare molto cara, tenendo conto che il meteo inclemente che non vuole saperne di migliorare e fa soltanto sperare che non arrivi la pioggia!
Siamo un po' pessimisti, ricontrolliamo le mappe: forse una via di uscita c'è e si chiama Passo del Limbo (... un nome un programma ...) dal quale si prospetta una possibilità di riuscire a ricongiungerci al sentiero che avremmo dovuto percorrere in origine, attraverso un vallone parallelo.
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... ci siamo! Passo del Limbo ... |
Ci separano dal colle circa 200 m di rude portage, su un fondo erboso decisamente ripido sopratutto se dovesse iniziare a piovere. In un modo o nell'altro riusciamo finalmente a raggiungere il Passo del Limbo a quota 2355 m.
Non sapendo le pendenze dall'altra parte del canale ci auguriamo di non trovare neve dura in discesa (versante Nord) e fortunatamente è così.
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... sul crinale Rovina/Vagliotta ... |
Constatiamo felici che c'è la possibilità di chiudere l'anello perdendo solamente 300 m di dislivello di discesa rispetto ai programmi originari!! Dopo i primi dieci metri ciclabili (dieci di numero ... ahinoi!) scendiamo bici a spalle sul ripido pendio pietroso di questo versante.
Riusciamo, però, a raggiungere una lingua di neve dove la pendenza si fà meno accentuata: è la nostra salvezza. Coprendo le pietre, infatti, la lingua bianca può essere scesa in sella e viene anche la tentazione di fare qualche curva come sugli sci!
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... colle del Limbo inizio in sella! |
Il nostro entusiasmo è alle stelle soprattutto quando reperiamo, finalmente, un sentiero vero e proprio, a circa quota 2000 m, che ci permette di continuare a rimanere in sella, prima di quanto sperato!
Inizia quindi la discesa, bella e tecnica senza esagerare, prima un lungo traverso, poi una bella serie di tornanti e infine una parte decisamente scorrevole nel bosco ... very flow! Soltanto un paio di forature ci rallentano ma anche questo fa parte del gioco.
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... ciclopirla in settimana bianca ... |
Ci domandiamo come mai troviamo cosi pochi "bipedi" (... 3 ...) in questo stupendo vallone decisamente sottovalutato dai più. Confluiamo sulla strada asfaltata per le Terme attraversando il Ponte della Vagliotta a quota 1100 m e in breve ritorniamo alla civiltà attraversando Sant'Anna di Valdieri. Qualche chilometro di asfalto inframezzato da qualche taglio nel bosco ci permettono in breve di raggiungere la macchina dopo circa 1700 m di dislivello in ambiente selvaggio di grande bellezza!!
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... al cospetto di Oriol e Aste inizia la discesa nel Vallone della Vagliotta ... |
Grazie a Bobo per l'invito a questa bella avventura che ci ha permesso ancora una volta di mettere il naso e le ruote su sentieri inesplorati e di aprirci gli occhi su nuove avventure!
Amedeo (Cavalletta)
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... una discesa molto bella, ma con un accesso complesso! |
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Rotonda Entracque/Sant'Anna di Valdieri - Lago della Piastra - Lago della Rovina - stazione di pompaggio del Chistafort - Passo del Limbo - vallone della Vagliotta - Ponte della Vagliotta - Sant'Anna di Valdieri - Rotonda Entracque/Sant'Anna di Valdieri
Presenze: Bobo, Flavio, Samuel, Amedeo (Cavalletta)
Quota di partenza: 770 m (bivio sant'Anna di Valdieri / Entracque)
Quota Max: 2355 m (Passo del Limbo)
Disl: 1700 m
Ciclabilità salita: 65%
Ciclabilità discesa : 80%
Sviluppo: 36 Km
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