Il progetto originario nasce 4 anni fa quando, per festeggiare le mie trenta primavere, avevo pianificato un tour che avrei chiamato "Tre tremila per i trent'anni" e che per vari motivi, in primis minacce di meteo avverso, si è concluso nel "Tour di Autaret e Rubren". Due anni fa ritentiamo l’impresa ma una serie di coincidenze negative ci hanno un pò rovinato la festa e ci hanno costretto a tagliare il giro senza raggiungere l’auspicata vetta del Monte Salza (3326 m) ma permettendoci, comunque, di superare per ben tre volte quota 3000. Qui il report del “Tour di Roc della Niera e Cima di Pianasea”. Il tarlo dell’ascesa (e discesa) del Monte Salza era troppo tempo che rosicchiava la mia materia grigia e così, nonostante lo scarso allenamento decido di rispolverare questo vecchio progetto per inaugurare la mia stagione cicloalpinistica ...
Wild
Altri tremila e il Monte Salza from Cicloalpinismo on Vimeo.
Rispondono all’appello, oltre al sottoscritto, Bobo e Andrea ... un trio ormai collaudato di "belinoni" con due ruote sulle spalle ...
Nulla di nuovo da raccontare fino al colle di Saint Veran via Col de Chamoussière ed il primo tremila di giornata Pic de Caramantran (3021 m).
... la consueta piacevole discesa dal Caramantran ... |
Decidiamo di regalarci il secondo tremila con una toccata in vetta e percorriamo a bastone il sentiero con breve arrampicata finale fino alla croce. Per salire sulla cima della Rocca Bianca si poteva anche evitare una parte del traverso fino al colle e tagliare diretti su per un canale pietroso che permette di accorciare leggermente il percorso di salita.
... la Roc della Niera a monopolizzare il panorama ... |
... nei pressi del Col Longet ... |
Dopo aver pedalato per quasi 1 km fra i pascoli, diamo un’attenta lettura alla carta e decidiamo di imboccare un canale pietroso per cercare di scollinare nel Vallon du Loup e portarci così sotto il Colle Salza.
Una volta svalicati nel vallone si apre di fronte a noi un ambiente surreale : un’immensa muraglia di pietra dominata dai quasi 3400 m del Bric de Rubren sovrasta il bellissimo Lac du Loup ( 2778 mt.) di color turchese intenso. Ammagliati dalla maestosità di queste montagne proseguiamo per altre due ore il nostro trucido portage fino al raggiungimento del Colle di Salza (3176 m).
... il mare di pietre sotto il colle Salza ... |
Vediamo che si riesce a proseguire, ma soltanto effettuando un delicato passamano dei nostri fidati mezzi, raggiungiamo così il crinale roccioso ed infine la sospirata croce di vetta del Monte Salza!
Con grande sollievo vediamo la traccia di discesa che si snoda sulla ripida pietraia della parete sud-est ma che sembra essere fattibile in sella ...
... Monte Salza 3326 m ... |
Nonostante la perdita di lucidità per l’aria rarefatta riusciamo a scendere tutti i 200 m di dislivello della parete mettendo il piede a terra davvero poche volte e con grande soddisfazione ed euforia attraversiamo il vallone fino al bivacco Boerio (3094 m), vecchia conoscenza, costruito sulle rive del lago più alto delle Alpi occidentali ... sembra di essere sulla Luna!!!
... panorama dalla vetta del Salza ... |
Imbocchiamo così il sentiero U27 (vedi Tour di Autaret e Rubren) e subito bisogna scendere in disarrampicata una cengia, ma sono solo pochi metri ... poi attraversiamo una spettacolare balconata a picco sul Varaita di Rui. Perdiamo 150 m su tornanti al limite e anche un po' oltre, fino a quota 2700 m dove svoltiamo a sinistra e attraversando il torrente per prendere il sentiero a mezza costa (U26) che attraversa il versante sud del Bric Turlé.
... la "nostra" parete, con le tracce della nostra discesa ... |
Osserviamo attentamente il versante che porta sulla Punta di Fiutrusa accantonando definitivamente l’idea di raggiungerne la vetta per mancanza di sentiero (inciclabilità presunta in discesa del 100%).
Gettando lo sguardo oltre il passo notiamo alcune tracce di sentiero (U15) e proviamo arditamente a percorrerlo in sella con scarsi risultati. Accettando a malincuore di portate le bici al fianco perdiamo quasi 100m di dislivello e finalmente, alla base di una ridotta militare, il sentiero o almeno, il versante diventa meno pietroso e ci permette di risalire in sella inventando divertenti nosepress per evitare di scendere lungo la massima pendenza.
... discesa nel vallone di Rui col Salza sullo sfondo ... |
Purtroppo, raggiunto il fondo del vallone, dove il sentiero del Fiutrusa si innesta sul sentiero del Passo del Lupo (clicca) il sentiero che due anni prima ci aveva regalato una bella discesa, si perde fra l’erba alta. Con molta attenzione scendiamo verso valle cercando, non senza difficoltà, di non perdere la traccia. Ci accorgiamo con dispiacere che più in basso, un’immensa valanga ha spazzato via un bel tratto di sentiero e trovare le tracce diventa ancora più ostico. Attraversato ancora una volta il rio sulla sponda destra idrografica, la situazione migliora fino a raggiungere quota 1900 m dove, ritorniamo in sponda sinistra e troviamo la sorpresa di una nuova pista realizzata con escavatore al posto del vecchio sentiero.
... la spettacolare parte centrale del vallone di Fiutrusa ... |
Varianti: Per completare il giro evitando i problemi ma noi riscontrati nell’ultima discesa a causa della frana che ha investito il vallone di Fiutrusa, consigliamo vivamente di effettuare la navetta lasciando l’auto a Casteldelfino anziché a Pontechianale e terminare la discesa nello splendido Vallone di Rui fino a Sant’Anna di Belino per poi rientrare a Casteldelfino su bitume.
Wild
... vallone Varaita di Rui: scendete da li ... |
Colle dell'Agnello (2748 m) - Col de Chamoussière (2882 m) - Pic de Caramantran (3021 m) - Col Blanchet (2897 m) - Col Longet (2649 m) - Lac du Loup ( 2778 m) - Colle di Salza (3176 m) - Monte Salza (3326 m) - bivacco Boerio (3094 m) - Passo di Fiutrusa (2858 m) – Pontechianale (1615 m)
Presenze: Wild, Bobo, Andrea
Quota di partenza: 1650 m (Genzana / Colle dell'Agnello)
Quota Max: 3326 m (Monte Salza)
Disl.: 1700 m / 2800 m
Ciclabilità salita: 15%
Ciclabilità discesa: 90%
Difficoltà: OC+/EC
Sviluppo: 28 km (+ Trasbordo)
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