Valle d'Aosta
La Becca di Nona, per chi in Val d'Aosta ci bazzica abbastanza, sa bene che e' la montagna degli Aostani, un pò come il Monte Fasce lo è per i Genovesi, il Mao per i Savonesi o la Bisalta per quelli di Cuneo ...
Per i local è quindi il luogo principe dove andare a testare il proprio allenamento e seppure sia una sorella minore del ancor più slanciato e imponente Monte Emiluis, ha pure lei una forma piramidale che gli dona una certa maestosità, anche per l'imponente parete che domina Aosta. Non c'e' stata volta che passando li sotto in autostrada, non abbia lanciato uno sguardo nella speranza di salirci ... e poi venne il giorno che dopo la consueta occhiata il pensiero che mi balenò per la mente fu:
"... si scenderà in bici???"
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... una prima "Italiana" alla Becca di Nona ... |
Un rapido controllo sulle eventuali possibili realizzazioni Valdostane o Italiane in genere, evidenzia che non esiste il più lontano accenno a una discesa su 2 ruote da quella montagna; poi (... al solito ...) dai cugini Francesi di vttrack reperisco un report che mi fornisce ottime speranze, togliendomi il gusto della prima assoluta, ma evitando nello stesso tempo pacchi clamorosi!
Dopo circa un anno ecco che mi ritrovo con bimbi e famiglia a fare bivacco al Rif. Arbolle, appena sceso dalla funivia del Chamolè trovo dei tipi in bici che vanno verso il lago Chamolè, ovviamente sorge spontanea la domanda: "
Andate sulla becca di Nona?" ma ridendo mi rispondono:
"Il giorno che mi vedi su youtube che scendo dalla Becca di Nona, sarò famoso!"
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... scenari Valdostani ... |
Rimango un pò perplesso e mi sorge il dubbio che le notizie Francesi siano una bufala, ma mi mettono ancora più voglia di sapere com'è, giusto il tempo di arrivare al Col di Chamolè per vedere lo zig-zag del sentiero che scende dalla Becca e sono già a mille!
La settimana dopo sono già a Pila con Roberto e Massimo a tirare giù le bici alle 8 del mattino ... purtroppo Bobo manca all'appello! L'obiettivo è quello di essere alla macchina alle 14 per la consueta mezza giornata di lavoro, intanto danno temporali dal primo pomeriggio! Partiamo con un'aspettata aria fresca seguendo la poderale che dall'arrivo degli impianti Aosta-Pila taglia il versante in piano e poi sale con delle rampe ripide all'alpeggio Chamole', di li si segue il bellissimo sentiero (n°16) che nella pineta in leggera salita arriva a Col Plan Fenetre (2221 m) da cui si gode una vista stupenda sulla valle e sull'imponente Becca di Nona. Una breve ma stupenda discesa ci porta al bellissimo alpeggio di Comboè superiore (2117 m), di li ancora qualche centinaio di metri di pedalata tecnica, poi facendo attenzione al poco evidente sentiero n°16, che svolta a sinistra subito dopo un ponticello in legno, si sale sempre in portage, dapprima su ripida pineta e poi su terreno aperto piuttosto pietroso che fa presagire un gran bel divertimento da li a poche ore ...
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... si "camalla", alla grande ... |
Giunti al bivio a circa 2600 m, rassicurati dal sentiero del versante SW che dovremmo fare in discesa che sembra essere più bello del previsto, optiamo per salire al Col Carrel che ci permette di fare un piccolo anello per dare più senso alla gita.
Arrivati al Col Carrel (mt.2897) dove sorge il bivacco Federico Zullo, non resta che tenere duro per altri 150 m D+ in un ambiente veramente maestoso, con la nord del M. Emilius che grigia e tenebrosa ci accompagna, e con in vista la statua di vetta della Madonna ... e' bella grande o abbiamo le visioni? In neanche 20 minuti baciamo i piedi della statua, posiamo le bici e inizia a tuonare, meglio non perdere tempo, peccato solo per la vista che qui sarebbe a 360° su tutti i 4000 Valdostani.
Iniziamo la discesa da subito bellissima sino ad una spalla da cui abbandoniamo il sentiero di salita e ci buttiamo sul versante Sw per noi ignoto. La prima parte e' molto rotta e ripida e quindi per circa 70-100 mt di dislivello bisogna scendere bici al fianco ... poi il sentiero diventa ciclabile, con qualche breve passo a piedi, quindi inizia una lunga serie di tornanti divertentissimi, alcuni esposti ma mai estremi.
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... il paretone ... |
Seppur il versante è ripido e roccioso il sentiero e' scavato con maestria ed e' anche abbastanza largo, quindi i passaggi più ostici sono solitamente i tornanti e qualche gradino (nel complesso T4 con brevi passi T5) sino a ricongiungersi con il sentiero di salita. Fortunatamente per ora solo qualche goccia d'acqua e da qui il sentiero diventa meno esposto ma più stretto e pietroso, regalando una sezione veramente bella per gli amanti del tecnico che non lascia fiato e mette a dura prova freni e mani sino a raggiungere il limite del bosco. Qui inizia a piovere più seriamente, ma fortunatamente gli alberi ci proteggono abbastanza. Il sentiero diventa più ripido ma meno tecnico e ci permette di divertirci moltissimo anche con un po' di bagnato. Giunti a Comboè il sorriso è a 32 denti! Risaliamo al Col Plan Fenetre e poi via a mk 2 su un sentiero di aghi di pino che sembra un video gioco che vorresti non finisse mai. All'alpeggio di Chamole' invece di scendere sulla poderale dell'andata seguiamo il sentiero (n.16) che dalla fontana scende a mezzacosta e porta sulle piste da sci da cui si intercetta una delle discese del bikepark di Pila per finire in bellezza e confezionare cosi uno dei giri cicloalpinistici più eterogenei che abbia mai fatto!
Arrivo alla macchina ore 14 spaccate!
Io devo scappare via, Roby e Massimo che hanno tempo rispettano i piani originari e si fanno pure la discesa fino a Pila (altri 1300 D-) per poi risalire in funivia ... non male come ciliegina sulla torta!
Andrea Codda (Barolo71)
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... Becca di Nona: la vetta! |
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Pila – Col Plan Fenetre – Comboè sup. - Col Carrel – Becca di Nona – Comboè sup. - Col Plan Fenetre – Pila - Aosta (opzionale)
Presenze: Andrea (Barolo71), Donald (Bob), Massimo
Quota di partenza: 1800 m (Pila )
Quota Max: 3142 m (Becca di Nona)
Disl.: mt. 1600 / (2900 sino ad Aosta)
Ciclabilità salita: 60% (100% sino a Comboè)
Ciclabilità discesa: 90%
Difficoltà:
OC+/OC+
M4-T4(T5)-E3
Sviluppo: 19 km
1 commento:
Grazie per la ottima descrizione! Bellissima cima, anche la salita e la discesa mi hanno piacuto moltissimo!
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