Il Bianco non è un monte come tutti gli altri, è il tetto d'Europa e sta al vertice di tre nazioni. Qui non si incontrano i gitanti da Genova o da Torino, c'è il mondo, inglesi, australiani, giapponesi...
Non è un giro di un giorno, sono quattro giorni di fila decisi dall'anno scorso e prenotati da questa primavera. E se quei giorni fa brutto? Ce lo facciamo piacere e diventa bello...
Non eravamo la solita manciata di amici, eravamo in 19 motivatissimi e determinatissimi, con le tre inossidabili CicloAlpWomen: troppi, troppi giri tutti al maschile negli ultimi tempi, le abbiamo mica fatte scappare? No, eccole, a dare una lezione a tutti, a insegnarci come si va in montagna da Veri Uomini!
Un grazie al fantastico gruppone che ha portato a termine l'ennesimo girotondo!
Day 1: 31 Luglio 2014
Val Ferret
Tappa in apprenza lineare, si sale di qui, si scende di là, piccola risalita e tutti a tavola... ma i piccoli "munta e cala" se ne stavano ben nascosti sulla carta!
In una splendida mattinata convergiamo sul piazzale del palaghiaccio di Dolonne, Courmayeur (1216 m), il team è formato, sono ben 7 le provincie rappresentate, saluti, scongiuri di rito, partenza!
Il primo chilometro è disturbato da un guaio meccanico che fa temere il peggio, ma si "tapulla" velocemente e si procede per la lunghissima val Ferret, asfaltata fino a la Vachey (1642 m) e poi sterrata ma ancora aperta alle auto. L'incomparabile vista sul versante italiano del Bianco e delle Grandes Jorasses fa passare in secondo piano il disturbo del traffico motorizzato, che ci accompagna fino al parcheggio terminale di Arnouva (1769 m).
La sterrata, ora strada di servizio del soprastante rifugio Elena (2062 m), si impenna e pur restando perfettamente ciclabile provoca un immediato sgranamento del gruppo, che si ricompatta per una sosta ristoro al rifugio.
Si prosegue con la specialità della casa, il "grande Portage", che ci consente di superare il dislivello restante su ripide rampe, tra gli sguardi tra l'ammirato e il compatito dei numerosi pedoni, fino all'ultimo traverso ciclabile per il col Ferret (2526 m), vista strepitosa sul Glacier de Prè de Bar e il Mont Dolent.
Scendiamo velocemente al sole per una pausa pranzo in territorio svizzero e affrontiamo la lunghissima, fluidissima discesa che ci fa perdere lentamente quota tra immensi pascoli.
Il sentiero è quasi troppo facile, largo, levigato e veloce, e in breve siamo in prossimità di un grande alpeggio (La Peule, 2071 m). Scendiamo un breve tratto ripido nei pascoli e prendiamo sulla sinistra una traccia che traversa tra pascoli e si mantiene alta sul fondovalle. Il sentiero cambia subito registro e alterna tratti tecnici a rilassanti
traversini, con numerosi saliscendi non tutti ciclabili in un boschetto misto. Usciti dai boschetti tocchiamo un alpeggio (Pramplo, 1928 m) e scendiamo con decisione il crinale che, co nqualche tratto impegnativo, scende in riva al fiume. Senza attraversarlo, costeggiamo su un'ampia traccia che risale, supera un rio e si immette su una sterrata in lieve salita.
Passato il bivio per l'alpe Lechere, in corrispondenza di un curvone a sinistra troviamo una traccia nel prato che con un'ultima, divertente discesa nel bosco raggiunge un ponte e la strada asfaltata (1614 m).
All'inizio del paesino di La Fouly Si torna nella foresta sulla riva sinistra del fiume e, sempre seguendo le indicazioni ecursionistiche, stiamo in riva sinistra superando boschetti e alcuni tratti molto sconnessi: dopo un grande ponte di legno, al bivio di fronte a Branche d'en Haut un gruppo prosegue per un divertente saliscendi tecnico e l'altro scende a una piccola passerella, da cui si riguadagna la strada asfaltata. I due gruppi si ricongiungono al ponte dell'acquedotto (1207 m) che consente un ultimo tratto nel bosco prima di uscire a Praz-de-Fort e a Issert (1055 m).
La giornata è stata lunga e ci concediamo una sosta-ristoro prima della salita finale: un po' a spinta un po' in sella, prendendo la prima sterrata a sinistra dopo il paese, raggiungiamo in un magnnifico bosco di abeti (sentiero botanico-micologico) l'Affe (1328 m), vero nido d'aquila sulla valle, e troviamo una sterrata (attenzione ai pietroni del sentiero di raccordo!!) che rimonta con due tornanti alla strada asfaltata poco sotto Champex (1466 m). Costeggiamo il lago, superiamo un colletto (1498 m) e a Chmapex-d'en-haut (1444 m) troviamo finalmente l'alloggio di stasera, il Bon Abri che ci attende con tutti i servizi e la lauta cena.
Val Ferret
Tappa in apprenza lineare, si sale di qui, si scende di là, piccola risalita e tutti a tavola... ma i piccoli "munta e cala" se ne stavano ben nascosti sulla carta!
... Tour du Mont Blanc in mtb, antiorario! |
Il primo chilometro è disturbato da un guaio meccanico che fa temere il peggio, ma si "tapulla" velocemente e si procede per la lunghissima val Ferret, asfaltata fino a la Vachey (1642 m) e poi sterrata ma ancora aperta alle auto. L'incomparabile vista sul versante italiano del Bianco e delle Grandes Jorasses fa passare in secondo piano il disturbo del traffico motorizzato, che ci accompagna fino al parcheggio terminale di Arnouva (1769 m).
... l'indiscusso protagonista del giro ... |
Si prosegue con la specialità della casa, il "grande Portage", che ci consente di superare il dislivello restante su ripide rampe, tra gli sguardi tra l'ammirato e il compatito dei numerosi pedoni, fino all'ultimo traverso ciclabile per il col Ferret (2526 m), vista strepitosa sul Glacier de Prè de Bar e il Mont Dolent.
Scendiamo velocemente al sole per una pausa pranzo in territorio svizzero e affrontiamo la lunghissima, fluidissima discesa che ci fa perdere lentamente quota tra immensi pascoli.
... portage di gruppo!!! (foto Maurino) |
Passato il bivio per l'alpe Lechere, in corrispondenza di un curvone a sinistra troviamo una traccia nel prato che con un'ultima, divertente discesa nel bosco raggiunge un ponte e la strada asfaltata (1614 m).
... chi trova una pietra fuori posto vince un premio ... |
La giornata è stata lunga e ci concediamo una sosta-ristoro prima della salita finale: un po' a spinta un po' in sella, prendendo la prima sterrata a sinistra dopo il paese, raggiungiamo in un magnnifico bosco di abeti (sentiero botanico-micologico) l'Affe (1328 m), vero nido d'aquila sulla valle, e troviamo una sterrata (attenzione ai pietroni del sentiero di raccordo!!) che rimonta con due tornanti alla strada asfaltata poco sotto Champex (1466 m). Costeggiamo il lago, superiamo un colletto (1498 m) e a Chmapex-d'en-haut (1444 m) troviamo finalmente l'alloggio di stasera, il Bon Abri che ci attende con tutti i servizi e la lauta cena.
...meteo ottimo e giornata decisamente divertente ... |
Val Drance de Ferret
Una tappa double-face, per non scontentare nessuno: classico o avventura ... per quanto riguarda l'avventura non ci siamo fatti mancare proprio nulla, tappa trucidissima!
... vallone del Durnand de la Jure ... |
... il divertente sentiero prima del Col de la Forclaz ... |
Dal colle seguiamo per poche centinaia di metri il sentiero-canale verso sinistra, poi scendiamo ripidamente (gradoni e tornanti, molto tecnico) a Trient (1281 m) per una breve pausa. Da qui giocoforza seguiamo l'asfalto, a picco sullle impressionanti gole del'Eau Noire, e subito dopo il parcheggio della Tete Noire (1200 m ) troviamo a sinistra una stradina in salita: raggiunte le amene borgate di Vers le Pont, Cretton e il lago artificiale di Esserts (1516 m), la sterrata prosegue tra boschi di larice, piste da sci e impianti e senza grossi strappi raggiunge il Col de Posettes (1997 m). Purtroppo un vistoso cartello di divieto ci impedisce di provare l'allettante Crete des Posettes sulla nostra sinistra, e scendiamo per sterratone alla stazione intermedia della seggiovia. Qualcuno si fa anche un giro in bike park, ma noi non abbiamo visto niente...
Dalla stazione intermedia scendiamo per la pista di downhill, abbastanza divertente, e raggiungiamo Le Tour (1453 m) per il secondo pernottamento al capace Chalet CAF, dove attendiamo il resto del gruppo...
... la specialità della casa ... |
Dopo aver saggiamente limato almeno il 50% delle ipotesi di varianti proposte da fido compagno Wild, questa volta realmente intenzionato a seppellire qualcuno in loco, mi convinco che quella che andremo ad affrontare possa essere un ottimo compromesso per riuscire a vivere anche questo Tour nel nostro stile. Sappiamo bene che "chi non fatica, non gode" quindi siamo abbastanza preparati a una cospicua dose di portage lontano dalle tracce e dalla civiltà, il più vicino possibile alla montagna ... peccato che non tutte le ciambelle escono col buco!
... della serie: "quando il ravanage supera il portage" |
In breve ci troviamo ad ammirare lo splendido glacier du Trient dove attraversato un ponticello iniziamo una lunga e panoramica fase di portage su una bella mulattiera tutta tornanti. Passati i 2000 metri di quota ci troviamo ad affrontare un tratto incredibile che ci ripaga da ogni fatica; una cengia artificiale costruita con muri a secco, espostissima, attrezzata a corde fisse, attraversa una parete verticale regalandoci uno di quei passaggi mitici che rimangono nella mente, una vera opera d'arte montana.
... l'opera d'arte! ... non si può solo salirla ... |
... e avventura sia!!! |
Val de l'Arve
Dovrebbe essere la tappa più interessante e dura sulla carta! ... purtroppo a fine giornata resterà solo la parte dura, la parte interessante viene abortita causa mal tempo e ci toccherà tornare un'altra volta ...
... Mont Blanc, lato francese ... (foto Maurino) |
... portage per il Col du Bonhomme ... |
Fino al pianorone della Balme (1706 m, rifugio) si pedala agevolmente, poi tocca spingere evitando i tratti più ripidi fino al grande tumulo (2043 m) dove dicono che aggiungere un sassolino porti fortuna... a noi servirà almeno per evitare il temporale!
... ultimo ostacolo di una dura giornata ... |
... vista dal Bonhomme prima del finimondo... (foto Marco) |
DAY 4: 3 Agosto
Vallon des Glaciers
Ci sognavamo un cielo terso per ammirare il Bianco sulle panoramiche creste della val Veny ... ma oggi gira nuovamente male e non ci resta che la classica "ritirata strategica" ... da rimarcare la splendida salita al col della Seigne ...
... acqua dal cielo e fango sul sentiero a guastare un pò la festa ... |
Un vero peccato perché, oltre a eliminare la panoramicissima Tete des Fours, percorriamo la bellissima discesa in condizioni sicuramente non ottimali, con molto fango e i tratti più tecnici resi scivolosi. Il sentiero è comunque godibile e si mantiene di ottimo livello, nè facile nè troppo tecnico fino agli Chalets de la Raja (1798), poi un breve tratto su sterrata e gli ultimi tornantoni su inerbita ci porta a Chappieux (1549 m), punto di partenza dei francesi per raggiungere Courmayeur.
Al paesino troviamo una provvidenziale canna dell'acqua per "sfangare" i mezzi e un ancor più provvidenziale spaccio di ottimi formaggi d'alpeggio.
... gli estetici tornanti del Col del la Seigne ... |
Le condizioni son overamente pessime, il nebbione ci lascia appena intuire qualche lingua di ghiacciaio qua e là, bisogna scendere! Perdiamo quota su ottimo sentiero, passiamo dall'ex caserma adibita a museo (2285 m) e ci concediamo un'ultima sosta al rifugio Soldini, dove termina il sentiero vero e proprio. Il tempo rimane pessimo e non ci resta che chiudere come non volevamo, sullo stradone di fondovalle che senza echi di nota ci riporta a Entréves in vista del traforo e a Dolonne, dove almeno un raggio di sole ci lascia compiere le rituali abluzioni di cicli e ciclisti.
woof & Bobo
... arrivederci Mont Blanc ... |
Per scaricare le traccie GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro
Anello Courmayeur - Rifugio Elena - Col Ferret - La Fouly - Champex (1°Pernotto) - Plan de l'Au - Bovine - Col de La Forclaz - Trient - Col de Posettes - variante d'Arpette via les Grands / Col del la Balme - Le Tour (2° Pernotto) - Argentiere - Chamonix - Les Houches - Bellevue - Le Crozat - Champel - Les Contamines Montjoie - Notre Dame de la Gorge - Col du Bonhomme - Col de la Croix de Bonhomme - Refuge du Col de la Croix de Bonhomme (3°Pernotto) - Chalets de la Raja - Chappieux - Ville des Glaciers - Col de la Seigne - Courmayeur
Presenze: Roberto, Maurino, Wild, Zio Dodo, Bobo, Sergix, Lorena, Monica, Gualtiero, AleModolo, Luca Gem., Alessandra, Sughero, Pische, Floro, Giuliano, Marco (il Pazzo), Fabio, MaxGastone
Anello Courmayeur - Rifugio Elena - Col Ferret - La Fouly - Champex (1°Pernotto) - Plan de l'Au - Bovine - Col de La Forclaz - Trient - Col de Posettes - variante d'Arpette via les Grands / Col del la Balme - Le Tour (2° Pernotto) - Argentiere - Chamonix - Les Houches - Bellevue - Le Crozat - Champel - Les Contamines Montjoie - Notre Dame de la Gorge - Col du Bonhomme - Col de la Croix de Bonhomme - Refuge du Col de la Croix de Bonhomme (3°Pernotto) - Chalets de la Raja - Chappieux - Ville des Glaciers - Col de la Seigne - Courmayeur
Presenze: Roberto, Maurino, Wild, Zio Dodo, Bobo, Sergix, Lorena, Monica, Gualtiero, AleModolo, Luca Gem., Alessandra, Sughero, Pische, Floro, Giuliano, Marco (il Pazzo), Fabio, MaxGastone
Quota di partenza: 1216 m (Courmayeur)
Quota Max: 2526 m (col Ferret)
Dislivello totale: circa 7300 m
1° giorno: disl.salita 2100 m disl.discesa 1790 m; Km 47 Diff.: MC+/BC M2-T2-E2
2° giorno Base : disl.salita 1500 m; disl.discesa 1480 m; Km 32 Diff.: BC+/BC+ M3-T3-E1
2° giorno Avventura: disl.salita 1690 m; disl.discesa 1670 m; Km 31 Diff.: OC+/OC M5-T3(T4)-E3
3° giorno: disl.salita 2400 m; disl.discesa 1490 m; Km 50 Diff.: MC+/MC M2-T1(T2)-E2
4° giorno: disl.salita 1110 m; disl.discesa 2350 m; Km 36 Diff.: BC+/BC M3-T2-E1
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4 commenti:
Ciao, bellissimo giro, spettacolare poi il passaggio sulla cengia esposta! Non riesco a scaricare le tracce però... ( e anche il link della mappa mi sa che non funziona...) c'è qualche errore o sono io che sbaglio qualcosa? Grazie Ciao!
... grazie per la segnalazione,il link della mappa effettivamente non funzionava, ora invece è attivo ... a breve gli amici di Vttrack caricheranno le tracce e potrete visualizzarle cliccando su "Mappa".
Le tracce invece ci sono è solo che molti pc tra cui il tuo ti salvano la traccia gpx come file di testo ... ti basta rinominare il file come .gpx ... prova! ciao Bo
Il link della mapa funzionava :)
(Sorry for my Italian)
ciao giro molto bello l'hò fatto anche io a settembre 2014 con meteo spettacolare...
noi però l'abbiamo fatto in senso orario sempre partendo da courmayeur ma subito su per la ValVeny...
comunque in qualsiasi modo è sempre un giro con le contropalle....
ciao e ancora complimenti
Federico
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