Ancora valle Stura ... ma questa lunga e larga valle delle nostre montagne non ha ancora finito di svelare tutti i suoi segreti, e oggi ci regala un breve ma intenso giro, molto "alpino", in luoghi di solito consacrati a pelli e assi lunghi.
Ancora tanta neve per la stagione, ma le bici ben assicurate sopra lo zaino non la toccheranno ...
woof & Bo
... un manipolo di compagni con lo stesso esiguo numero di neuroni sotto il casco, alta montagna e bel serpentone che a volte spunta tra la neve ... ci vuole poco per renderci felici! |
Dal bel pianoro alberato rimontiamo la classica strada ex militare, ben tenuta ma dalla pendenza sostenuta e faticosa, e senza forzare risaliamo il vallone del Piz passando accanto a Lou Merzè, il plurisecolare larice monumentale che abbellisce questo tratto di montagna.
... ambientone! Sullo sfondo Rocca Rossa e Becco Alto del Piz ... |
Dal rifugio, un po' a spinta, un po' a pedali, entriamo nell'ampia conca di Schiantalà e quando la pendenza aumenta cominciamo a pestare la prima neve. Le indicazioni bianco-rosse del GTA ogni tanto spariscono sotto la bianca coltre (un po' arrossata in fine di stagione) ma è impossibile perdersi, col valico che ci aspetta lì davanti.
... il Passo di Rostagno dalla Conca di Schiantalà ... |
...uscita sul colle ... |
Le nubi, se non minacciose, incombono comunque e ci apprestiamo alla discesa in uno scenario spettacolare. Il sentiero scende con stretti tornantini e i primi metri sono decisamente sconnessi, da mettere alla prova bike e biker, poi la traccia si distende in traversi più ampi e consente una discesa decisamente divertente. A quota 2300 m la valle si restringe a imbuto, con qualche tornantino di nuovo al limite, e di colpo si apre con vista sul rifugio Migliorero (2094 m). In corrispondenza dell'ultimo traverso diamo anche un'occhiata a una delle mille installazioni militari in caverna, ricordo neanche troppo antico di quando in montagna si veniva con ben altra intenzione ...
... la parte alta della discesa ... |
Al ponticello sotto il rifugio teniamo la sinistra per evitare lo sterratone di servizio (... successivamente vediamo che è vietato alle bici, ma il cartello è solo dalla parte opposta ...), dopo circa 1.5 km, poco prima del ponticello che attraversa il torrente, proseguiamo dritti, mantenendoci sulla dx idrografica del vallone, sulle tracce del sentiero Whimper. Prima parte idilliaca a tornanti su fondo erboso facile - facile divertentissimo, poi man mano che si scende il gioco si fa più duro attraversando il torrente e portandosi sulla sx idrografica fino a intersecare di nuovo la carrareccia abbandonata in precedenza. Ci regaliamo ancora un paio di varianti/tagli molto tecnici, onde evitare il noioso strerratone (P26) e siamo già al Ponte del Medico (1561 m) dove proseguiamo in direzione Bagni di Vinadio, fino a Besmorello (1440 m). Qui subito dopo il paese svoltiamo a sinistra per seguire la traccia del sentiero GTA (P25) che ci regala gli ultimi 150 metri di tornanti con annnessa visita ai suggestivi "caruggi" di Bagni di Vinadio (1292 m). A questo punto non ci resta che tornare alla base con in saccoccia un'altra spendida gita ...
woof & Bo
... sempre sostenuto, discesa D'OC ... |
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Anello
Sambuco -
Pietraporzio - Pian della Regina - gias del Piz - passo di Rostagno -
vallone dell'Ischiator - Bagni di Vinadio - Pianche -Sambuco
Presenze: Bobo, Roberto, Ziododo, Enri le Fou
Presenze: Bobo, Roberto, Ziododo, Enri le Fou
Quota di partenza: 1180 m (Sambuco)
Disl: 1400 m
Ciclabilità salita: 65%
Ciclabilità discesa : 98%
Sviluppo: 31 Km
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