domenica 30 giugno 2013

Toraggio, Mont Agu & Bois Noir

Val Roya

Strana annata questa: l’abbondante neve caduta in tarda primavera ancora ci nega le alte cime, nostre mete abituali di questa stagione … ripieghiamo nell'amata Roya, c'è da completare l'album delle discese ancora "da fare", e visto che siamo nuovamente a bazzicare sotto il Toraggio non sia mai che ci facciamo sfuggire la vetta!
ZioDodo
... Toraggio: "ancora tu ... ma non dovevamo finire giù!"

Vi è una strana luce negli occhi di Bobo, quando mi dice: ”Zio, potremmo provare la discesa dal monte Agu…”. E’ una luce che conosco bene e che di solito significa: guai in vista ...
Siamo appena giunti al passo Muratone da La Brigue dopo l’entusiasmante cavalcata che ben conosciamo (clicca) lungo il Sentiero degli Alpini, oggi in versione "soft" (... quello sul lato Francese ...), che taglia a mezzacosta le pareti meridionali del Toraggio e del Pietravecchia, questa volta “condita” dalla conquista, in arrampicata libera, della vetta del Toraggio (1971 m).
... Monte T(i)raggio... della serie cicloalpinisti si nasce ciclopirla si diventa...
Al passo Muratone (1158 m) la parte più saggia della comitiva sceglie di scendere a Saorge dalla discesa classica, quella lungo il divertente vallone del Bendola.
Io e l’incauto Marco accettiamo la proposta di Bobuzzo, sapendo che ce ne pentiremo…
Salutati gli amici, ci dirigiamo  lungo l’Alta Via, ampio stradone sterrato che nel giro di una ventina di minuti di salita ombreggiata e mai severa ci conduce al colle di Scarassan (1226 m); qui il percorso piega sensibilmente verso destra: un alternarsi di tratti in piano e tratti in salita ci porta al col di Peigairole (1330 m); superata un’evidente Madonnina sulla destra, continuiamo per la stessa ampia carrozzabile, sino alla Balise 171; qui svoltiamo a destra per il tratturo-sentiero che si inoltra nel bosco subito in salita e, in  pochi minuti di “spintage “ ci consente di raggiungere il colle di Scaffa de Gia (1341 m), immerso nel bosco.
Siamo ai confini del Bois Noir, luogo inesplorato della Val Roia, che ha turbato molte notti del nostro sonno e che ci aveva respinto durante il nostro primo giro del Toraggio.
... Bois Noir ... più che nero verdissimo ...
Imbocchiamo, non senza perplessità, la traccia di sentiero contrassegnata da tacche gialle (non sempre evidentissime); lungo il tratto iniziale, la pedalata è spesso interrotta da tronchi che dobbiamo scavalcare a piedi; non ci scoraggiamo ed infatti dopo l’inizio difficoltoso il sentiero diviene vieppiù scorrevole, anche se il fondo di terriccio smosso e l’innumerevole massa di rami secchi sul terreno costringono il biker ad una guida attenta e prudente. Perdendo quota verso destra lungo lo scosceso crinale, il sentiero si impegna in numerosi tornanti, divenendo talora poco evidente e costringendoci a procedere per alcuni tratti, in vero mai troppo lunghi, bici al fianco.
 Superati due rigagnoli, il sentiero prosegue lungo un interminabile traverso in piano, ora decisamente più scorrevole e divertente;  dove il bosco si dirada, si offre ai nostri occhi un’ultimo sguardo sugli imponenti massicci di Pietravecchia e Toraggio e sull'intero vallone della Bendola, da una visuale a noi inedita: ci sembra impossibile che due ore prima fossimo lassù!
... Pietravecchia, Toraggio e vallon Bendola ...
In breve confluiamo sul famoso GR52A (Balise 159) che scende dal Collet de Mont Agu e proseguiamo a destra, direzione Saorge: ci aspetta una interminabile serie di tornanti distruttivi per le nostre stanche membra. Dopo aver perso un po' di quota sbuchiamo su un più ampio tratturo sterrato, in prossimità dell'antica borgata di Baoussoun (654 m); lo seguiamo in discesa, temendo che il divertimento sia terminato ma non è così; pochi metri dopo un tornante verso destra (subito prima di un albero recante una croce bianco-rossa), il sentiero ricomincia sulla sinistra, con fondo talvolta piuttosto sassoso che ci erode l’ultimo scampolo di energie.
Affaticati dalla interminabile, discesa, giungiamo a fondovalle dove un ponticello in pietra (Pont de Baoussoun) ci porta dall’altra parte del torrente…ed ecco il Bobuzzo che (non) t’aspetti: il fedifrago ci aveva nascosto (... ben sapendolo ...) che ora ci attende una penosa risalita verso Saorge; ce la caviamo con un quarto d’ora di spintage obbligatorio (... lui dice 5 minuti, a voi giudicare chi ha ragione ...), lungo un ripido sentiero sassoso, ed altri cinque minuti su asfalto per raggiungere la ridente borgata, noto paradiso dei nostalgici "Figli dei fiori"; da qui, evitando ulteriori (dis)avventure e dopo esserci adeguatamente abbeverati, raggiungiamo Fontan, ove ci attendono gli amici e, soprattutto, una preziosa auto-spola per tornare alla Brigue, evitandoci 12 penosi Km di strada statale.
... Balise 161 all'uscita di Saorge ... e anche oggi non ci siamo persi! 
Per chi: non dispone di navetta, non vuol toccare bitume, o vuole soltanto chiudere "eroicamente" il giro pedalando tutto, facciamo presente che il Sentier Valléen fino a Briga è un vero spettacolo ... ovviamente il prezzo in termini di fatica è notevole e da non sottovalutare! ( vedi descrizione della Baisse d'Anan)
Morale della favola: se arrivate al Muratone per la prima volta, e volete scendere a Saorge, imboccate senza indugio la via classica; se foste attratti dal fascino del Bois Noir e dalla discesa del monte Agu, una valida e forse consigliabile alternativa (caldo permettendo) è quella di salire all’Alta Via da Airole (vedi Giro della Testa d'Alpe), magari sfruttando il Sentier Valléen in alternativa alla Statale per rientrare ad Airole.
Zio Dodo
 
... anche oggi si è macinato tanti km di sentieri ...

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Traversata La Brigue - Col Linaire - Colla di Sanson - Col Bertrand - Passo della Valletta - Passo dell'Incisa - Colletto di Fonte Dragurina - Gola del Corvo - Passo di Muratone - colle di Scarassan - col di Peigairole - Scaffa de Gia - Bois Noir - Pont de Baoussoun - Saorge - Fontan

Presenze: Bobo, ZioDodo, Marco, Maurino, Ivan, Sughero, PierFranco, Massimo

Quota di partenza: 762 m (La Brigue)

Quota Max:  1971 m (Monte Toraggio)

Disl.: 1800 m (+100 x il Toraggio)

Ciclabilità salita: 95%

Ciclabilità discesa: 98%

Difficoltà:  BC/BC+
                M3-T3-E4

 

Sviluppo: 46 km

  • Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati

15 Giugno 2011 - Balcone di Marta (Gerbonte)

3 Giugno 2011 - Giro del Monte Toraggio

25 Aprile 2010 - Traversata P. Muratone-Bendola

23 Novembre 2009 - Giro della Testa d'Alpe

14 Ottobre 2007 - Balcone di Marta (Crete de Rionard)

10 Ottobre 2005 - Baisse d'Anan

1 commento:

Dany ha detto...

Giro fatto in parte 2.11.2024 da bivacco Sanremo a saorge. Sentiero da passo incisa a muratone molto bello, tutto in sella tranne alcuni tratti in salita dopo incisa. Discesa val madonnina fino a saorge ovviamente umida! Primo tratto vecchia sterrata e poi sentiero con tornanti stretti, pulito, poi traverso sopra alla gola con attenzione perché scivoloso e con alcuni massi e piante cadute, fino a passaggio ponte e arrivo a saorge per sterrata.grazie ancora per le indicazioni e complimenti per i vostri giri

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