Vallée de la Guisane
Sergix
... variante-sentiero per il Col du Galibier ... un vero spettacolo!!!
|
Senza possibilità di errore ritroviamo
l’asfalto 550 metri più in alto in corrispondenza della galleria del
Galibier (e di un bazar che vende davvero di tutto). Da qui si può
arrivare al colle agevolmente via bitume o percorrendo il sentiero
che parte dietro al bazar, piegando poi su per il dritto (portage
obligatoire) per arrivare al colle da sopra. Variante, questa,
vivamente consigliata.
Lo sguardo spazia sui ghiacciai della
Meije. Al di qua e di là del colle c’è la
strada resa celebre da un secolo di Tour de France, ma a noi
interessa l’esigua traccia che lambisce l’asfalto sempre
tenendosi alla sua sx. Il fondo un po’ cedevole per le recenti
piogge ma comunque sempre ciclabile.
Raggiunto il fondo del vallone con
qualche passaggio tecnico, un lungo traverso ci porta sotto
l’asfalto
che sale da Valloire (1750 m). Da qui si possono fare un paio
di
km di bitume (pendenza 10%) o seguire la sterrata (e la ns
traccia)
che dopo il ponticello, diventa sentiero fino a Plan Lachat (1960 m). Dal bar poco prima del tornante sul torrente, parte la
bella e
comoda militare per il Camp de Rochilles, bivacchi militari ancora
in
uso per le esercitazioni degli Alpini francesi, e subito dopo al
Col
de Rochilles (2496 m) collegamento
con
la Val Clareè (qui il percorso ricalca il Giro dei Cerces per un lungo tratto)
... Camp des Rochilles,
appena
sotto il colle omonimo ...
Splendida vista sulla valle e sui
laghi. Qui la nostra traccia scende ad aggirare il lago, ma è
preferibile spingere la bici per un paio di minuti sul sentiero
che
parte dritto dal colle (piccola balise con doppia freccia) e poi
pedalare sul mezzacosta sopra il lago. Ultimi metri a spinta e
siamo
al Col des Cerces, 2574 m
Meravigliosa la vista sul versante
opposto e bello anche il sentiero che scende sul lago perdendo 150
m
di quota. Peccato che duri poco e ci tocca di nuovo salire, un po’
in sella un po’ a spinta, per altri 200 m disl su un lungo
traverso
fino al Col de la Ponsonniere.
Da qui prendiamo in sentiero a sx più
evidente (da evitare il sentiero marcato con X bianco-rossa che si
mantiene in quota ma è assolutamente non ciclabile per via delle
frane) è tutta discesa, salvo i primi metri di “munta-cala” una
ripida traccia sale tra gli sfasciumi.
Arriviamo così a una piccola isolata
"bergerie" con una provvidenziale ottima fontana e
scendiamo pochi ripidi metri fino a un colletto sopra il Grand Lac
(Cloc d'Ane 2440m): da qui a sinistra (direzione Pont de l'Alpe)
su
un sentiero un po' sconnesso che progressivamente si imbuca e va a
toccare il rio di fondovalle, fino a un bivio quotato 2209 dove
troviamo l'indicazione a sinistra per il Col du Chardonnet.
Proseguiamo in discesa, il sentiero si
mantiene sconnesso ancora per un po’, dopo di che diventa una
traccia più larga e comoda fino a sfociare nella mulattiera che ci
riporta a Le Lauzet, quasi 10 ore dopo esser partiti.
Sergix
Per vedere il video della giornata clicca su:
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Anello Le Lauzet, Col du Galibier,
Plan
Lachat, Col de Rochilles, Col des Cerces, Col de la Ponsonniere,
Le
Lauzet
Presenze: Sergix, Michele, Luca, Giorgio, Marco
Quota di partenza: 1690 m (Le Lauzet )
Quota Max: 2705 m (poco sopra il Col du Galibier)
Disl: 2000 m
Ciclabilità salita: 90%
Ciclabilità discesa : 99%
Difficoltà: BC/BC+
1 commento:
Bonjour,
J'ai écrit récemment une histoire de la route du Galibier sur le site de mon club cyclotouriste :
https://cyclotourisme-grenoble-ctg.org/CTG/une-histoire-de-la-route-du-col-du-galibier/
Pouvez-vous s'il vous plaît me donner l'autorisation d'incorporer à cet article votre photo qui montre l'ancienne route du Galibier (avec la mention : copyright cicloalpinismo.com).
Avec mes remerciements et mes cordiales salutations,
Lucien Chevalier
Posta un commento