Valle Ubaye
Ritorniamo in Ubaye per completare il
progetto abortito venti giorni fa, causa maltempo: questa volta il
girotondo attorno all'Aigulle de Chambeyron in giornata, lo portiamo a casa, il tutto condito
dall'ascesa a due vette che passano i tremila metri, Ciaslaràs (3002 m) e Tête de la Fréma (3142 m) … un itinerario
eccezionale, ma assai duro da conquistare, va affrontato solo se
realmente motivati e coscienti che ci saranno “portage infernali”
...
Bobo
2 Aprile 2012: mi ritrovo sci ai piedi
sul colle del Ciaslaràs, la neve scarseggia quel tanto che basta
per vedere che nei trenta metri che ci separano dalla vetta, si
intravede un bel sentierino che con un traverso porta al crinale e
quindi in vetta … non ho dubbi: “decisamente ciclabile!!!”... e un pensiero mi balena nella mente: “ vuoi vedere che questo angolo di val Maira ancora inesplorato
dai ciclopirla, ci regala l'ennesimo tremila rotolabile???” Guardo
bene sia di qua, sia di là … ripidino, da entrambi i lati … a
scenderlo con gli sci è una gran figata, chissà su due ruote? ...boh! ... non vedo l'ora di venire a testarlo ... a casa passo la serata con la carta di
Bruno Rosano (proprio fatta bene ... con quella in val Maira non ti perdi ...) e la calcolatrice alla mano e il giro in giornata dell'Aiguille de
Chambeyron “conceptus est”...
5 Agosto 2012: Giro col Mary & Marinet: si parte motivati e pieni di belle intenzioni ma si torna a
casa con un giro abortito a causa del maltempo e la breve
esplorazione del vallon de Marinet è solo una parziale consolazione
...ritorneremo !!!
26 Agosto 2012: Detto fatto!!! … spedizione numerosa, siamo in 7, con defezione illustre del buon Wild che si mangerà un copertone dalla rabbia!!! ... i
temporali della sera prima hanno spazzato via la tremenda calura e
ora il tempo è stabile, da Grande Serenne (1513 m) ci ripedaliamo tutto il
bellissimo vallon de Mary fino all'omonimo colle e quindi ci
ritroviamo al col de Marinet (2784 m) (leggi descrizione) pronti per la nostra
esplorazione; la balise ci indirizza su un'evidente traccia
disegnata in un'immensa pietraia che affrontiamo spingendo la bici. In breve ci ritroviamo sotto il muro che ci separa dal
colle del Ciaslaràs, il primo dei due micidiali portage di oggi.
... dove caXXo vai Enri!!! |
La volta scorsa immersi nel grigio,
osservando da distanza la meta, avevo temuto che non esistesse traccia
di sentiero su quella “parete” e invece … esiste!!! Meno male, una risalita senza traccia avrebbe distrutto il
morale della truppa troppo presto, e seppur non agevolmente, con le nostre bici ben piantate sulle
vertebre cervicali, risaliamo il colletto del Ciaslaràs (2973 m) in
men che non si dica … eccoci in val Maira, una breve occhiata, ci credo solo io al Ciaslaràs ciclabile, proseguo il portage fino
alla vetta (3002 m) constatando con ruota, che sul crinale di vetta non poi così agevole stare in sella … i 30
metri di traverso che apparivano ad aprile confermo che invece erano ciclabili!!!
Adesso è il momento di scendere i 400 m del vallone dell'Infernetto occidentale che è decisamente un gran bel pendio in veste bianca, un po' meno in sella al fido
destriero; i primi 200 m di dislivello sono inguardabili, ma poi si riesce a stare in sella,
inventando un po' la traccia, e si raggiungere il lungo e rilassante pianoro che ci scodella sotto il canale dell'Infernetto (2610 m Balise), un nome un programma!
I circa 200 metri di pendio canale li conosco bene, bisogna stare all'occhio, l'esposizione in alto è notevole e una scivolata potrebbe costare molto cara. Risaliamo tra gli sguardi perplessi dei tanti escursionisti presenti, qualcuno si complimenta qualcuno scuote la testa, ma ormai il più è fatto!!!
In cima all'Infernetto (2783 m) un pò di scatti "ripidi" a testimonianza "dell'Infernale Portage" e si prosegue lungo il traverso a dx, in cui ci concediamo perfino qualche colpo di pedale. La traccia è bella, sempre evidente e ben segnalata dalle tacche gialle/blu del famoso sentiero "Dino Icardi", svalichiamo una dorsale e scendiamo lungo la bella diagonale che porta al Lago della Finestra (2784 m) che è pedalabile: a questo punto puntiamo verso nord e spingendo la bici arriviamo al bivacco Barenghi (2815 m) che si affaccia sulle rive del bellissimo Lago del Vallonasso di Stroppia, alla base del versante orientale del Brec de Chambeyron.
... colle dell'Infernetto ... "portage infernale" |
... discesa sul lago della Finestra ... |
In cima all'Infernetto (2783 m) un pò di scatti "ripidi" a testimonianza "dell'Infernale Portage" e si prosegue lungo il traverso a dx, in cui ci concediamo perfino qualche colpo di pedale. La traccia è bella, sempre evidente e ben segnalata dalle tacche gialle/blu del famoso sentiero "Dino Icardi", svalichiamo una dorsale e scendiamo lungo la bella diagonale che porta al Lago della Finestra (2784 m) che è pedalabile: a questo punto puntiamo verso nord e spingendo la bici arriviamo al bivacco Barenghi (2815 m) che si affaccia sulle rive del bellissimo Lago del Vallonasso di Stroppia, alla base del versante orientale del Brec de Chambeyron.
... sotto il Barenghi ... (foto Marco) |
Ci si rilassa in vista dell'ultima fatica di giornata, la vetta della Tête de la Fréma che ci osserva dall'alto. Con un'agevole breve spintage e siamo al Col de Gippiera (2948 m), punto di attacco del più famoso dei tremila ciclabili del sud ovest delle alpi. Davanti a noi l'Aiguille in tutta la sua imponenza, a sx Monsieur le Brec dietro la piramide del Sautron ... che spettacolo!!!
Non mi dilungo a descrivere la via di arroccamento e la discesa della Frema già descritta e decantata in precedenza e vi rimando solo al link Tête de la Fréma (3142 m) ... tutto confermato!
... ultime fatiche, cima Coppi del giro ... |
Concludo col dire che se si vuole godere degli scenari splendidi di questo anello bisogna pagare un prezzo in termini di fatica assai pesante, una bici sulla schiena a volte pesa un pò, ma senza ci vorrebbero almeno due giorni per effettuare il medesimo anello, e in discesa sai che sofferenza!!! ... un grosso grazie a tutti i miei compagni di oggi è stata proprio una gran bella avventura ...
Bobo
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Anello Grande Serenne - Maljasset - Bergerie Sup. de Mary - Col Mary - Col du Marinet - Colle Ciaslaràs - Monte Ciaslaràs - Colle dell'Infernetto - Lago della Finestra - Bivacco Barenghi - Col Gippiera - Tête de la Fréma - Col Gippiera - Lac Long - Ref. du Chambeyron - Grande Serenne
Presenze: Bobo, ZioDodo, Enri le Fou, Amedeo (Cavalletta), Marco (il Matto di Cortemilia), Leo, Andrea (Barolo71)
Quota di partenza: 1513 m (Grande Serenne )
Ciclabilità salita: 55%
Ciclabilità discesa : 90%
Sviluppo: 36 Km
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5 commenti:
grazie ragazzi è stata una delle più belle esperienze di bicidamontagna che io ricordi...
(si ok, lo dico dopo ogni gita, lo so...)
enri le fou
Enri ....e prima di ogni gita dici anche che sarà un giro tranquillo....sei totalmente inaffidabile...però visto che sono arrivato....un grazie a tutti per la bellissima giornata...la prossima volta spero di averne un po di piu per sparare anche un po' di cazzate!!
ciao fatto il 19 08 12 colvallonetto
passo di stroppia biv. barenghi
gipiera pont chatelet meironne
@ aldo
interessante anche il tuo giro...com'è a scendere dal passo stroppia?
enri le fou
laprima parte fantastica la seconda normale ma tutta ciclabile sino all'incrocio del sent. per il bivacco di li in poi portage e poi dal gipiera Mitico ottimo giro ...
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