Eccovi un classiccissimo giro dell'entroterra genovese che vede l'esordio di un nuovo relatore sul nostro sito...
L'idea originaria era quella di portare i pedalatori del CAI di Savona in cima al Monte Ebro, per condividere il fantastico panorama che avevamo apprezzato in un giro dell'anno passato (clicca su Monte Ebro).
Dopo il lungo periodo di giornate piovose e umide, però, gli amici del CAI di Novi Ligure ci hanno sconsigliato quel percorso, che avremmo trovato fangoso, e hanno studiato per noi questo itinerario, che si è rivelato di grande soddisfazione: impegnativo ma molto vario, panoramico, a tratti in luoghi selvaggi, alla scoperta di un vero parco naturale a pochi passi da casa.
Arrivo al Pracaban (foto CAI Novi L.)
Ritrovo e partenza con i novesi a pochi chilometri da Lerma (AL), in Località Cirimilla (mt. 244). Dal parcheggio, subito dopo il ponte sul Torrente Piota, prendiamo la strada a destra (verso il Villaggio Primavera), dapprima asfaltata e, poco dopo, sterrata in decisa salita. Il percorso prende quota con costanza, alternando tratti scoperti a tratti nel bosco, con pendenze solo raramente inferiori al 9%. Il gruppo si "scalda" rapidamente e, superate le Case Binella (mt. 482) e le Case Spagnolo (mt. 502), la strada (segno T gialla) "regala" (si fa per dire...) punti ben oltre il 20% di pendenza, fino ad uscire dal bosco dopo la congiunzione (mt. 725) con la traccia che giunge, da destra, dal Monte Colma. Dopo la località La Colma (mt. 803) la strada si restringe a sentiero (triangolo giallo vuoto); si alternano tratti ciclabili a tratti che solo i più bravi riescono a fare in sella.
Discesa dal Pracaban (foto CAI Novi L.)
In vista della cima, le pendenze si attenuano; il sentiero attraversa dei bei pratoni che permettono a tutti di raggiungere in sella il punto più alto della gita, il Monte Pracaban (mt. 946). Avevamo sognato il Monte Ebro, ma anche da qui il panorama è pienamente soddisfacente: in senso orario, pianura alessandrina, Monte Tobbio, il mare attraverso la depressione del Passo del Turchino, il "nostro" Monte Beigua (!). Dopo una meritata pausa, con rifornimento, affrontiamo la discesa verso le Capanne di Marcarolo, dapprima su prato, con qualche punto sconnesso o ripido, poi su sentiero non particolarmente ripido ma abbastanza impegnativo e molto divertente, con pietre smosse e passaggi tecnici (tre pallini gialli o quadrato giallo vuoto). La via di discesa, poi, si allarga e termina in corrispondenza di una sbarra sulla strada asfaltata verso le Capanne (mt. 760). Qui prendiamo a sinistra su asfalto, superiamo la località Capanne di Marcarolo (mt. 758) e ci concediamo la pausa pranzo in Località I Foi (mt. 770) (Locanda). Lasciata l'area attrezzata, ripercorriamo l'asfalto a ritroso per pochi metri e imbocchiamo la sterrata che sale a sinistra in Località Pian della Volpe (doppio triangolo vuoto giallo): dopo una salita impegnativa quanto basta per riscaldarsi nuovamente dopo pranzo, la strada sterrata si inoltra nella vegetazione del parco con andamento altalenante e molto piacevole, fino alla divertente discesa verso le Cascine Alberghi (mt. 649); qui la strada si riduce a sentiero, a tratti meno scorrevole, tecnico ed impegnativo. In basso a sinistra scorre il Torrente Gorzente, sopra l'altra riva del Torrente già vediamo il sentiero di ritorno. Il nostro percorso ci porta, alternando tratti veloci a qualche fatica e mantenendo sostanzialmente la quota, a vedere la diga del Lago Bruno.
Sentieri intorno ai laghi (foto CAI Novi L.)
Con una breve ma ripida discesa a destra passiamo il ponticello sul canale di scolo della diga del superiore Lago Badana e ci congiungiamo con la strada di servizio del Lago Bruno: piccolo tunnel buio, passiamo un ponte (foto di gruppo) e raggiungiamo la Casa della Direzione (mt. 646).
Qui inizia un tratto molto scorrevole: dapprima la strada che costeggia il lato orientale del Lago Bruno, poi un bellissimo sentiero praticamente in pianura e senza ostacoli (quadrato giallo pieno) fino alla Cascina Preadoga (mt. 600), con un ultimo tratto in discesa tecnica.
Scendiamo sotto la Cascina Preadoga e, con percorso breve ma accidentato, guadiamo il Torrente Gorzente e risaliamo sull'altra sponda, fino a imboccare, a destra, il sentiero segnato con pallino e tratto orizzontale gialli.
Questo sentiero, a pendenza moderata in discesa, presenta qualche asperità (comunque non particolarmente impegnativa) e, seguendo le anse del Torrente ed offrendo - verso la fine a sinistra - una ottima fonte di acqua, conduce fino a ritrovare l'asfalto in Località Ponte Nespolo (mt. 496).
La fatica ora si fa sentire nella risalita su asfalto per ritornare il località I Foi, nonostante alcuni saliscendi e il passaggio interessante nei pressi del Sacrario dei Martiri della Benedicta.
A I Foi si gira a destra su asfalto per prendere subito a sinistra la ampia sterrata (due pallini gialli) che - con saliscendi - occorre seguire fino alla Località Case Cornagetta (mt. 811). Qui lasciamo il ramo di sinistra per seguire la strada a destra (segno pallino giallo tagliato da tratto giallo orizzontale) che, con andamento oramai prevalentemente in discesa, porta a Case Maggie (mt. 640) e, nuovamente prendendo a sinistra, porta poi alle località Mond'Ovile Inferiore (mt. 470) e Maggiafontana. La discesa su strada sterrata accentua la pendenza fino a congiungersi ad altra sterrata in Località Case Manuale, presso il Torrente Piota: siamo vicini all'arrivo. Si svolta a destra per l'ultima volata (pallino doppio giallo) che ci riporta al punto di partenza.
Si è fatto tardi e, anche se questa bella giornata meriterebbe di essere festeggiata con una birra tutti insieme, dobbiamo prendere la via del ritorno a casa.
Unanime il consenso per gli amici novesi. Ottima la scelta del percorso, sempre puntuale la assistenza durante la gita: guida in testa al gruppo, indicazione dei bivi, "servizio scopa", assistenza meccanica per l'immancabile guasto (per fortuna lieve ed a fine giro) che ha colpito la bici di Giuseppe... alla prossima!
Qui inizia un tratto molto scorrevole: dapprima la strada che costeggia il lato orientale del Lago Bruno, poi un bellissimo sentiero praticamente in pianura e senza ostacoli (quadrato giallo pieno) fino alla Cascina Preadoga (mt. 600), con un ultimo tratto in discesa tecnica.
Scendiamo sotto la Cascina Preadoga e, con percorso breve ma accidentato, guadiamo il Torrente Gorzente e risaliamo sull'altra sponda, fino a imboccare, a destra, il sentiero segnato con pallino e tratto orizzontale gialli.
Questo sentiero, a pendenza moderata in discesa, presenta qualche asperità (comunque non particolarmente impegnativa) e, seguendo le anse del Torrente ed offrendo - verso la fine a sinistra - una ottima fonte di acqua, conduce fino a ritrovare l'asfalto in Località Ponte Nespolo (mt. 496).
La fatica ora si fa sentire nella risalita su asfalto per ritornare il località I Foi, nonostante alcuni saliscendi e il passaggio interessante nei pressi del Sacrario dei Martiri della Benedicta.
A I Foi si gira a destra su asfalto per prendere subito a sinistra la ampia sterrata (due pallini gialli) che - con saliscendi - occorre seguire fino alla Località Case Cornagetta (mt. 811). Qui lasciamo il ramo di sinistra per seguire la strada a destra (segno pallino giallo tagliato da tratto giallo orizzontale) che, con andamento oramai prevalentemente in discesa, porta a Case Maggie (mt. 640) e, nuovamente prendendo a sinistra, porta poi alle località Mond'Ovile Inferiore (mt. 470) e Maggiafontana. La discesa su strada sterrata accentua la pendenza fino a congiungersi ad altra sterrata in Località Case Manuale, presso il Torrente Piota: siamo vicini all'arrivo. Si svolta a destra per l'ultima volata (pallino doppio giallo) che ci riporta al punto di partenza.
Si è fatto tardi e, anche se questa bella giornata meriterebbe di essere festeggiata con una birra tutti insieme, dobbiamo prendere la via del ritorno a casa.
Unanime il consenso per gli amici novesi. Ottima la scelta del percorso, sempre puntuale la assistenza durante la gita: guida in testa al gruppo, indicazione dei bivi, "servizio scopa", assistenza meccanica per l'immancabile guasto (per fortuna lieve ed a fine giro) che ha colpito la bici di Giuseppe... alla prossima!
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Località Cirimilla - La Colma - Monte Pracaban - Capanne di Marcarolo - I Foi - Lago Bruno - Ponte Nespolo - I Foi - Case Cornagetta - Case Manuale - Località Cirimilla
Presenze: Saverio, Mauro, Fulvio, Dario, Mirna, Leprotto (d.d.g.), Alberto, Maurizio, Massimo, Sergio, Max (d.d.g.), Giuliano, Marco T., e Giuseppe
Quota di partenza: 244 m
Quota massima: 946 m
Disl.: 1300 m
Ciclabilità salita: 98%
Ciclabilità discesa: 99%
Difficoltà: BC+/BC
Sviluppo: 44 km
leprotto
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