Seconda giornata francese in gita sociale: una facile ma polverosa salita, i laghi più belli del mondo, l'esempio di cosa i francesi intendono per "tecnico"! Non proprio una gita per tutti... ma che ambiente...!!!
La partenza del giro è al bel villaggio di Mizoen (1186 m), praticamente di fronte alle Deux-Alpes, ma troviamo posto nel piacevole e ospitale "gite" di Besse (raccomandato!), 400 m più sopra. Riposati e rifocillati dopo le fatiche del Granon torniamo in auto a Mizoen per fare l'anello il più "pulito" possibile ed evadere quei 6 km di asfalto col fresco.
Saliamo così a Besse (1586 m) raggiungendo i più pigri che ci aspettano, e prendiamo la stradina in piano oltre il paese che, superato un rio, prende a salire con regolari tornanti già ben visibili dal basso, presto sterrati e purtroppo frequentati dal traffico della domenica, non sempre rispettoso dei nostri polmoni!
Il polverone termina al Col St. Georges (2245 m) e il panorama si spalanca verso i ghiacciai della Mejie, i monoliti rocciosi delle Aiguilles d'Arves e l'immensa conca di prati davanti a noi.
Pochi metri sotto la sterrata troviamo una pista coi segni bianco-rossi dell'onnipresente GR che punta verso i ghiacciai: la seguiamo attraversando il pianoro in totale relax, passiamo accanto a una malga (Rif Tort) e scendiamo a un rio con tabellone del parco (2175 m).
Dal tabellone prendiamo la pista in ripida salita, poi si ricominica a pedalare tranquilli e senza patemi arriviamo al Col du Souchet (2365 m), con una vista sempre più fantastica sulla Mejie.
Il tempo purtroppo non è dei migliori e decidiamo di fare il giro dei laghi al contrario (indicazioni: tour des lacs - retour) prendendo il sentierino subito a destra e badando ai numerosi "pedoni" presenti. Siamo così sul Plateau d'Emparis, un altopiano che domina la valle della Romanche con un appicco di 1200 metri sul fondovalle ed è a ragione una delle più frequentate mete turistiche della zona.
Sempre seguendo la traccia arriviamo a un colletto senza nome in prossimità di due pozze prosciugate; pieghiamo a sinistra e in breve siamo in riva al Lac Noir (2430 m ca.), dove ci meritiamo una bella sosta e le foto di rito.
Proseguiamo contornando il lago e scendiamo con divertenti tracce nel prato al non meno panoramico Lac Leriè, poi torniamo per il sentiero principale al Col du Souchet e in piena velocità al tabellone. Una breve risalita su sterrata accanto alla malga termina sullo sterrato che proviene dal Col St. Georges, e stavolta puntiamo a sinistra, direzione Mizoen. In breve siamo al Refuge du Fay per una scorta d'acqua, poi proseguiamo sulla sterrata che offre una vista spaventosa (ringhiere) sulla valle sottostante.
Ancora 1 km e in un curvone troviamo un cartello a sinistra che indica per Les Clots puntando a un'esile traccia nel prato.
Se una volta in vita vostra avete patito di vertigini, continuate pure sulla sterrata che riporta tranquillamente a Mizoen: se invece volete provare il brivido della grande "vélo de montagne" tuffatevi sul sentiero! (leggere attentamente gli aggiornamenti in fondo alla pagina)
Dunque, si comincia facile tra i fiori, poi il sentiero percorre una serie di tornantini e si affaccia con una vista strepitosa sul ceruleo Lac de Chambon. Presto il fondo peggiora e costeggiamo il baratro con un ripido traverso dove la ciclabilità scende a zero, poi torniamo sul pendio principale con strettissimi tornantini in vista di una zona acquitrinosa: siamo alla Fontaine Pétrifiante, meraviglia della natura dove l'acqua ha costruito una gigantesca concrezione a cielo aperto. Con cautela a piedi possiamo affacciarci sul salto da 150 metri, poi proseguiamo in bici verso destra sul sentiero che scende ad attraversare un vallone franoso sotto la cascata. Si pedala poco ma lo spettacolo è unico!
Dopo il canalone il sentiero torna più normale e scende a tornanti sul villaggetto di Les Clots (1500 m) dove un improbabile mini-rifugio offre ristoro a base di crepes ai mirtilli e delizioso fromage blanc au miel.
Ci sarebbe una bella deviazione al soprastante belvedere ma le ore passano: proseguiamo sul facile sentiero a destra, giriamo intorno a un laghetto-palude (evitabile tirando dritto alla deviazione, oggi zanzare assassine!) e cominciamo la parte tecnicamente più facile ma anche più impressionante del giro: il sentiero attraversa infatti tre valloni, mantenendosi perfettamente ciclabile con piccoli saliscendi, ma è tagliato direttamente nel pendio che precipita dall'altopiano e corre sulla verticale della strada asfaltata, 300 metri giusti sotto le nostre ruote.
Alcuni tratti rinforzati con vecchie solette di cemento sono decisamente da paura!
Per fortuna la larghezza del sentiero, quasi un metro, e le pendenze tranquille consentono di procedere sempre in sella per questi fantastici due chilometri, poi senza dire nulla la traccia si allarga in uno sterrato e sfocia in un piazzale aperto al traffico. Fine del giro... quasi...
Continuiamo sulla stradina ora asfaltata, riceviamo da destra la sterrata principale e arrivamo in vista di Mizoen prima di una serie di gallerie. Il guard-rail è interrotto dal segno bianco-rosso... ultimo sentierino... vai!
Ancora due tornantini e un traverso che potevano far paura ma ormai sembrano una passeggiata, e in un minuto siamo tra le case per rinfrescarci alla fontana del paese.
Dati del giro:
Anello Mizoen - Besse - Col St. Georges - Col du Souchet - Plateau d'Emparis - Les Clots- Mizoen
Presenze: Guido (guest star), Roberto, Bobo, Saverio, Floro, Paolo S., Gianni S. (CAI SV); Sergix, Ziododo (ad honorem); Gianni A., Giorgio, Fabio (CAI Chiavari)
Quota di partenza: 1168 m (Mizoen)
Quota Max: 2450 m (Plateau d'Emparis)
Disl.: 1540 m
Ciclabilità salita: 100%
Ciclabilità discesa: 100% (85%)
Difficoltà: MC/BC (EC la discesa su Les Clots)
Sviluppo: 40 km
2 commenti:
Buongiorno, sono francese ( mi scuso se il mio italiano non è molto buona, i ricordi di scuola ...) e ho scoperto questo blog ieri, è molto ben fatto. Conosco bene la regione di Briançon, del Queyras e ho fatto il giro del "plateau d'Emparis" con gli amici in luglio 2009. Ho fatto 2 video che si puo vedere qui :
prima parte e seconda parte
Mi auguro di scoprire presto il Piemonte e le Dolomiti, il tuo blog mi aiuterà a trovare giri da fare e perché no, di incontrare su una pista in Francia o in Italia.
Ciao, Brik
Bel video ... viene voglia di ritornarci ...
ciao Bobo
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