Oggi Bobo è rimasto in compagnia di una spalla dolorante, partiamo lo stesso a caccia di un sentierino dal forte di Tenda... peccato che da Limone in su sia tutto bianco!
... quest'anno arriva troppo presto...
Dalla stazione di St. Dalmas de Tende (700 m) risaliamo tranquilli l'asfaltone per Casterino fino in vista della diga delle Mesches (1350 m). A sinistra (balise 235) stacca un sentierino (segnalato sugli itinerari mtb francesi come VVT 17) quasi orizzontale, giusto giusto per una bici, in un bosco fatato di abeti e pini, che contorna il monte fino a un bivio non segnalato. Si prende la discesa che è subito sassosa e radiciosa, perdiamo un po' di quota, traversiamo una pietraia e siamo alle remotissime grange Cioto, incredibilmente abitate da una famiglia di pastori. Poco dopo a un trivio (b. 238) prendiamo la traccia che sale non ciclabile verso il villaggio abbandonato di Gauron (b. 220) e svoltando a sinistra il paesaggio si apre su tutta la valle.
Mont Bonsapel, vista su Marta
Avanti, alla croce del Mont Bonsapel (1343 m) altra foto d'obbligo, si scende! La frescura dell'abetaia ha ceduto il posto ai profumi della macchia mediterranea, la spettacolare mulattiera lastricata atraversa una condotta dell'acqua e corre sull'orlo del brivido: attenzione!
Lo strepitoso traverso su roccia dopo la condotta dell'acquaUn tratto in relax e facciamo l'ultima picchiata su roccia viva all'abitato di Granile (1060 m), villaggio arroccato e semideserto sul fianco della valle principale.Da qui Bobo ed Erik, già reduci da un mega-giro, avevano sceso la stradina asfaltata che con un paio di tagli e un bel sentiero finale (b. 41b) riportava a St. Dalmas.
Vietato cadere... anche per il codice della strada (sottostante!)
Noi invece continuiamo attraversando il paese e seguendo la traccia che ora corre in un solare bosco di querce. La ciclabilità è un po' più bassa e alcuni tratti veramente sconnessi ci obbligano e scendere.
Senza possibiltà di errore ariviamo a Bergue Supérieure (862 m), qui c'è la strada, potremmo prenderla ma noi non la prendiamo!
All'uscita del paese un cartello (b.32) indica il sentiero botanico che scende alla strada di fondovalle, la carta indica 1001 tornantini... si farà? non si farà? Proviamo!
Ancora sull'incredibile discesa di Granile
L'inizio del sentiero è impedalabile e si attraversa un cantiere di case in ristrutturazione, poi d'incanto ci troviamo su una mulattiera tutta di pietra, i tornantini della carta ci sono tutti e anche qualcuno in più, voliamo sulle impressionanti Gorges de Paganin, in verticale sotto di noi il fiume e la strada statale. C'è da stare molto, molto attenti ma il sentiero è largo e il fondo quasi sempre eccellente. Alla fine siamo in vista dello scenografico ponte della ferrovia e tocchiamo l'asfalto della Route Nationale (483 m).
Finale al Pont de ScarassuiSi risale ora la statale per circa 1km, visto che ne abbiamo ancora decidiamo di scendere a una passerella (b. 34) e rimontare un sentieraccio (quello a destra dopo la passerella) che con un quarto d'ora di fatica in mezzo alla vegetazione ci porta sul Sentier Valléen, proprio di fronte ai paesini che abbiamo appena traversato. Attenzione a un bivio senza indicazioni, prendere a sinistra in discesa.
La mulattiera, larga ma con diverse rampe che ormai facciamo a spinta. con una bella serie di saliscendi (non ne avevamo ancora!) arriva alla fine in vista di St. Dalmas.
Difficile in così poca strada inanellare una serie così compatta di sentierini tecnici, possiamo dire che se la Valle Stura è il paradiso della mountain bike d'altura, la valle Roya è l'accademia del tornantino, l'alta scuola dell'OC!
Dati del Giro
Anello St. Dalmas de Tende - diga delle Mesches- Mont Bonsapel - Granile - Bergue Supérieur - Sentier Botanique - Pont de Scarassaui - Sentier Valléen -St. Dalmas de Tende
Presenze: Roberto - Rino
Quota di partenza: 700 m (St. Dalmas de Tende)
Quota Max: 1343 m (Mont Bonsapel)
Disl.: 1400 m
Ciclabilità salita: 95%
Ciclabilità discesa: 99%
Difficoltà: MC+/OC
Sviluppo: 28 km (asfalto 9 km)
woof
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1 commento:
Bellissimo giro, però la variante finale per evitare la statale non merita: 300m di portage-spinta per poi scendere su una cementata, strada bianca.
Meglio piuttosto allungare il giro altrove, oppure rientrare su asfalto!
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