Con questa incredibile esperienza al colle di Valmiana si conclude (... forse ...) l'avventurosa serie "Robe da Matto": si tratta di un progetto iniziato alcuni anni fà, che ci ha visto esplorare ogni possibile soluzione per compiere il giro in mountain intorno al Monte Matto, una delle più importanti e imponenti montagne della marittime ... in questi posti si ha assoluta garanzia di godere di scenari aspri e selvaggi e la certezza di lunghi portage e discese ultratecniche!
Bobo & Andrea
Tra le innumerevoli possibilità, soltanto due permettono di girare intorno al Monte Matto con una mountain: il primo che prevede letteralmente di arrampicarsi bici in spalla fin sul colle Est della Paur, l'abbiamo smarcato in prima assoluta nel 2012 (clicca), mentre la seconda, che topograficamente è anche la più logica, prevede di sfruttare la via di arroccamento ex militare del colle di Valmiana. In entrambi i casi si rasentano i tremila metri di quota
massima e il dislivello per completare gli anelli supera ampiamente i
duemila, con massiccie dosi di portage e tratti spesso assai impegnativi
e truci.
... militare del Valasco e la Testa del Claus ... |
... portage al cospetto della regina delle Marittime ... |
Giunti al bivio per i laghi di Valrossa/colle Est della Paur (balise) un'occhiata d'obbligo a quella che è indubbiamente una delle nostre più belle avventure, quanta fatica e quanti bei ricordi!
Superiamo il ponticello in legno di quota 2485 m e
proseguiamo lungo la militare N27 che con un ampio semicerchio percorre a
sali scendi tutta la Valrossa consentendoci lunghi tratti in sella,
alternati ad agevoli spintage.
... Valrossa ... |
Un ultimo strappo in salita ci permette
di svalicare il caratteristico colletto di Costa Miana (2620 m) anello
di congiunzione tra Valrossa e Valle Miana. Qui sappiamo bene cosa non
fare, ovvero evitare di commettere lo stesso errore di un nostro
precedente tentativo fallito al colle di Valmiana (clicca);
quindi, scendiamo circa duecento metri di quota lungo il sentiero Valle
Miana/Piano del Valasco, tralasciando la prima evidente deviazione, fino
a raggiungere la balise N17 di quota 2405 m per il colle di Valmiana.
Ci aspetta la rampa finale, circa seicento metri di dislivello di salita
incognita, tutto portage/spintage sulle tracce di un'antica militare in
abbandono che si snoda tra immense pietraie e luoghi ameni. La quota e
la fatica iniziano a farsi sentire, ma la pendenza mai eccessiva ci
permettono di svalicare
in poco più di un'oretta nell'alto vallone della Meris; siamo finalmente sul colle di Valmiana (2922
m), abbiamo 2400 metri nelle gambe ( ... e nella schiena), e una sosta
rigenerante è decisamente d'obbligo mentre godiamo del meritato premio
che consiste in mezze Marittime splalmate davanti ai nostri occhi e dei
contrafforti rocciosi del Monte Matto mai così vicini!
... ultimi metri al Valmiana ... |
... al cospetto del Matto ... |
Inutile negare che come troppo spesso ci accade, abbiamo
mille dubbi sulla reale fattibilità, in bici, di discese come questa. A
notizie quasi inesistenti e spesso contrastanti, si aggiungono i
consigli (... spesso non richiesti!) degli escursionisti incontrati
lungo il tragitto che solitamente sentenziano baratri, abissi e sventure
infinite a noi poveri sventurati sherpabiker; ma fortunatamente
siamo abituati e non ci demoralizziamo, ma sicuramente sappiamo bene
quanto sia assolutamente vietato lasciarsi andare al relax del "... adesso è tutta discesa!!!".
... partenza! Si galleggia in un mare di pietre ... |
Un deserto di pietre grigie discretamente ripido di cui non
si vede la fine è solcato da un labile traccia tutta tornanti. In sella
dalla vetta cominciamo una lunga fase di galleggiamento che alterna una
quantità di nose decisamente non numerabili a ostacoli rocciosi sempre
abbordabili: le velocità ovviamente sono ridotte al lumicino e sembra di
essere su una interminabile sezione trialistica.
Man mano che si scende
gli scenari cambiano, compaiono mille laghetti, pochi nevai rispetto al
solito, ma la musica delle rocce sotto le ruote è sempre la stessa ...
siamo in una sorta di "trance da tornate"!"Roba da Matto ... Roba buona!" |
Arrivati in
prossimità del lago spingiamo la bici soltanto per risalire una morena e
poi nuovamente discesa tecnica fino a confluire nel sentiero,
conosciuto, proveniente dal Colle della Valletta ovvero la discesa del
giro del colle Est della Paur. La fase di scoperta è finita anche se la
discesa è ancora molto lunga ed impegnativa, la tensione scema e personalmente mi sembra di essere a
casa, mentre appare il Rifugio Livio Bianco e il pensiero della birra
che mi aspetta mi rende ancora più euforico.
... laghetto del Matto ... |
Purtroppo l'eterna lotta col tempo che passa
inesorabile ci costringe ad abbandonare troppo presto questo angolo di
paradiso e a tuffarci nell'ultima parte di discesa decisamente meno
tecnica rispetto a quella appena affrontata consentendoci di
scendere veloci e molto piu rilassati.
In una mezz'oretta, a vena chiusa, siamo a Sant'Anna dall'auto dopo 2100
metri di discesa incredibilmente continua e tecnica come poche volte ci
era capitato di affrontare ... lo sguardo soddisfatto e anche un pò
sfatto dei miei due validissimi compagni di avventura la dice lunga
sulle emozioni provate quest'oggi; non rimane che archiviare tra i
ricordi più belli anche questa ennesima esperienza, tormentone
confermato ... "Roba da Matto ... Roba buona!"
Bobo
... tecnico sempre! |
Dati del giro:
Anello
Sant’Anna di Valdieri - Terme di Valdieri - Piano del Vallasco - bivio
Valrossa sotto il lago inf. di Valscura - Passo di Costa Miana ( Sentiero N27)- Bivio 2405 (Sentiero N17) - Passo di Valmiana - lago sopr. della Sella - Rif. Livio
Bianco - Sant’Anna di Valdieri
Presenze: Bobo, Andrea (Barolo71), Donald (Bob)
Quota di partenza: 960 m (Sant’Anna di Valdieri - CN)
Ciclabilità salita: 70 %
Ciclabilità discesa : 99,9 %
Difficoltà: OC+/EC
Sviluppo: 39 Km
- Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati
24 Agosto 2007 - Anello del Valasco
30 Giugno 2012 - Gran Tour del Monte Matto
4 Agosto 2013 - Valle Miana ... "il sentiero Perduto"
9 Settembre 2013 - Balconata del Valasco
2 Novembre 2016 - "Calma e Gesso" ... Extrem tour di Valle Miana con Harald
- 23 Luglio 2017 "Giro del monte Matto inverse" ... versione 3.0
... dopo il colletto della Paur e il Passo di Valmiana questa volta optiamo per ripetere quest'ultimo in senso inverso (... salita dal Rif. Livio Bianco e discesa sul Valasco ...). Per condire meglio il piatto del giorno questa volta ci aggiungiamo anche la prima discesa in bici dall'anticima della Rocca di Valmiana ... tremila metri di soddisfazione!
5 commenti:
Avete finalmente realizzato uno dei miei sogni... ma a bene leggere il tuo racconto, mi sembra che sia riservato a poco riders capaci di essere confortabili nel T5+
ciao Phil'Ô ... questa discesa ha la particolarità di essere incredibilmente continua come difficoltà tecniche dalla partenza sul colle di Valmiana fino almeno al Rifugio ... noi l'abbiamo gradata T5 e, nota bene, 99,9 % ciclabile!!! ... sicuramente qualcuno troverà da ridire sulla ciclabilità ma di passaggi impossibili o non fattibili in bike a mio avviso non ce ne sono ... poi ovviamente di piedi in terra se ne mettono non fosse altro che è davvero distruttiva fisicamente, ma non si scende dalla bici! ... ovviamente bisogna capire cosa vuol dire T5 altrimenti sono discorsi al vento, ma non è il tuo caso ;-) ... a mio avviso è una discesa davvero unica e mi è piaciuta davvero tantissimo ... è sicuramente nella top ten delle mie discese preferite di sempre!
Che gita incredibile....e' una delle poco uscite in cui siamo arrivati alla macchina contenti che fosse finita la discesa ....per chi ama il genere e' imperdibile....però come dice Bobo...occhio che se non e' affrontata con lo spirito, la tecnica e la determinazione giusta rischia di diventare un po' indigesta!
fatta per sbaglio nel 2012 mi pare, avendo solo una cartina volevo fare l'altra versione, ma vedendo prima dei laghetti l'indicazione per il rif. livio Bianco presi la via per il colle di Valmiana. con la front un incubo in discesa ma la salita con la bici in spalla molto fattibile.
1 settembre 2023
Questo giro racchiude in sè tutto il meglio della Valle Gesso: ambienti selvaggi e solitari, infinite pietraie dai colori rosati, storiche mulattiere ancora perfettamente conservate, erte e maestose montagne...
Per questi motivi, per un cicloalpinista esperto, la Valle Gesso è considerata la valle più appagante e divertente.
Quello del Monte Matto è senza dubbio uno dei giri più duri della zona, fatto di lunghi portage e discese tecniche su pietraie, ma è sicuramente quello più emozionante per i paesaggi spettacolari al cospetto di questa alta mantagna delle Alpi Marittime che domina la pianura cuneese.
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