Valle Gesso
Saranno le idee vagamente confuse, il caldo insopportabile di questi giorni, la solitudine, la musica a
palla o l'abitune a frequentare queste zone in veste "bianca", ma può
capitare di ritrovarsi in cima alla Testa Sud di Bresses con l'attrezzo
sbagliato! ... questa volta la gita non è stata assolutamente studiata, è bastato un attimo, o meglio un'occhiata ai tornanti di arroccamento del
colletto di Bresses e ... la ciclofrittata è fatta!!!
Bobo
|
... Marittime dalla Testa di Bresses ... |
Le idee scarseggiano e la sveglia alle 4,30 non aiuta certo a chiarirle, oggi poi mi ritrovo insolitamente solo, con l'esigenza di arrivare a casa nel primo pomeriggio. Senza pensarci più di tanto mi ritrovo a Sant'Anna di Valdieri intorno alle sette, della serie: "ho bisogno di certezze e luoghi famigliari!"
Scaricata la bici risalgo la militare del Valasco con la temperatura idilliaca di 15° e in mezz'oretta mi ritrovo al Piano! Continuo la militare fino ad attraversare il ponticello che fa da bivio tra la val Morta e la carrareccia per i laghi di Valscura; questa volta propendo per la prima ipotesi con l'obbiettivo di raggiungere quanto prima il colletto del Valasco evitando il giro classico (
vedi descrizione).
|
... dal colletto del Valasco verso Fremamorta ... |
Bici in spalla, chiaccherando piacevolmente con un escursionista incontrato lungo il tragitto, mi ritrovo al bivio di quota 2122 m (confluenza sentieri N22/N18), dove proseguendo in direzione "Colletto del Valasco", riesco ad altenare tratti pedalati a brevi "spintage".
Al Colletto del Valasco (2423 m) potrei chiudere l'anello con una delle mie discese preferite, quella che scende sul
Gias delle Mosche ma è ancora presto e la giornata, senza una nuvola in cielo, invita a continuare ... li per li, mi prefiggo come meta la Cima di Fremamorta, del resto ce l'ho proprio davanti al naso e risalire la spettacolare militare lambendo i laghi non ha prezzo e poi è davvero tanto tempo che non la percorro. In questo tratto la ciclabilità è totale, scendo sul primo lago, risalgo al mediano passando sotto il Bivacco Guiglia e raggiungo la caserma militare che domina dall'alto il lago soprano (2401 m).
Sosta pranzo ad ammirare un panorama consueto, ma che mai come quest'anno, a luglio, mi era apparso così povero di neve ... Ghigliè, Brocan, Detriti, tutto incredibilmente nero!!!
|
... le spettacolari ZZZ viste da sopra ... |
Girando lo sguardo di 180°, in direzione Ovest mi cade l'occhio su un'altra conosciuta e bella gita scialpinistica che, passando dall'incassato intaglio del colletto di Bresses conduce sulla omonima cima Sud. Mi appare un'incredibile sentiero, che disegna delle stupende Z, per risalire i poco più di 200 m di dislivello che separano il lago dal colletto. Quando vedo cose di questo tipo, faccio sempre fatica a resistere alla curiosità, quindi neanche il tempo di riflettere e mi ritrovo a scendere sulle rive del lago e in breve, bici in spalla a risalire la nuova meta. La balise sulle rive del lago segna 40 minuti, ed è esattamente il tempo che impiegherò a risalire al colletto: da distante la traccia sembrava più idilliaca di quello che è in realtà, in ogni caso per oltre metà della salita il sentiero si presenta non eccessivamente ripido, i traversi sono decisamente fattibili e i tornanti nonostante qualche insidioso pietrone sembrano abbordabili ... staremo a vedere! La parte alta e sopratutto i trenta metri dell'uscita invece sono molto ripidi con il sentiero eroso, toccherà sicuramente ridiscendere a piedi!
|
... Collet di Bresses (Mercantur area) ... |
Il Colletto di Bresses (2618 m) è sul confine di stato, entro quindi in territorio offlimits (Mercantur) ma stranamente sul segnavia non compare l'odiosa e temuta indicazione di divieto alle bike (Occhio! ... a quanto ne sò, questa zona è vietata, solo il "portage" è consentito!). Una traccia evidente scende in direzione dei due Lacs des Bresses (il primo è ben visibile dall'alto) mentre un'altra risale verso la cima attraversando una immensa pietraia. Io risalgo, bici in spalla, con poche speranze di riuscire a utilizzare la bici anche in discesa, ma mancano solo 200 m alla vetta e al limite vorrà dire che mi sarò fatto un buon allenamento al
camallage!
A sorpresa in un tratto invece riesco addirittura a pedalare in salita alcune centinaia di metri ma poi il finale è nuovamente portage prima su traccia evidente su pietrame vario e poi gran finale appeso a enormi rocce accatastate, fino alla caratteristica Madonetta Bianca di vetta (2816 m), distrutta qualche anno fà da qualche imbecille.
|
... il Tablasses e la mia bike, accoppiata insolita ... |
Tralascio la descrizione del primo tratto di discesa seguendo a ritroso il percorso di salita fino al colletto di Bresses, davvero degna delle peggiori ciclopirlate, con un 30% di ciclabilità facendo scintille e numeri da circo per stare in sella ... al colletto mi scendo a piedi i primi trenta metri, poi provo l'avventura in sella, con risultati non troppo esaltanti sui primi tornanti che risultano abbastanza esposti e un pò troppo chiusi, un errore o caduta difficilmente potrei raccontarla! Dalla metà in giù invece riesco a non mettere più piede in terra ... bello!!! Raffreddati i polsi a mollo nelle acque del lago, risalgo nuovamente alla caserma dove si stacca il sentiero diretto per il Piano della Casa, descritto ai tempi di Noè in senso inverso (
clicca). La parte alta, ovvero i primi 250 metri di dislivello di questa discesa sono una vera compilation di successi, ovvero c'è tutto quanto di meglio un cicloalpinista può desiderare da un sentiero: panorama mozzafiato, sostenuto sempre, tecnico quanto basta, rocce fisse, tornanti di tutte le razze, ostacoli tanti e buoni (mai insormontabili), esposto il giusto ... il seguito invece non è all'altezza dell'inizio: prima un lungo traverso con esposizione su pendio ripido a tratti franato in cui stare in sella risulta impossibile, poi una serie di tornanti con troppe pietre, dove i danni al mezzo non si contano, fino alla conca che anticipa l'ultima picchiata prima del Piano della Casa (1743 m). A questo punto non mi resta che porre estrema attenzione a non finire sul cofano delle troppe auto presenti nei circa 6 chilometri che mi separano dalle Terme felice di essere riuscito a rispettare i piani con arrivo alla macchina in prossimità delle 12,30.
Una mattinata intensa e soddisfacente per un'avventura un pò pazza che consacra sempre più la valle Gesso ad essere la "number one" nelle mie preferenze rotolabili!
Bobo
|
... Testa di Bresses dalle rive del Lago Sup. di Fremamorta ... |
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Anello Terme di Valdieri - Piano del Valasco - Val Morta - colletto del Valasco - Lago Sup. di Fremamorta - Colletto di Bresses - Cima Sud di Bresses - Colletto di Bresses - Lago Sup. di Fremamorta - Piano della Casa - Terme di Valdieri
Presenze: Bobo
Quota di partenza: 1349 m (Terme di Valdieri)
Quota Max: 2816 m (Cima Sud di Bresses)
Dislivello totale: 1725 m
Ciclabilità salita: 65%
Ciclabilità discesa:75%
Difficoltà: BC+/EC+
M3-T5+-E3
Sviluppo: 30 km
- Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati
Nessun commento:
Posta un commento