Val Corsaglia
Alpi Liguri, montagna vera, mare a due passi, terreni carsici quasi lunari, cicloalpinismo di ricerca, esplorazione e tanta fatica ... questo riassumendo può essere un sunto di quello che è stato il nostro progetto autunnale; noi lo abbiamo soprannominato "Epopea del Portage sulle Liguri" ma alla fine non è altro che una spendida avventura in tre episodi, che ci ha permesso di scendere con le nostre bike dalle principali vette delle Alpi Liguri ... eccovi la prima parte ...
Bobo
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| ... epopea del portage: episodio N°1 ... (foto Wild) |
Dopo averci girato intorno in mille maniere, in questo pazzo ottobre 2014 che sa tanto di estate, mettiamo nel mirino le vette principali delle Alpi Liguri. Abbiamo un sacco di dubbi sulla reale fattibilità del progetto e i soliti target ( ... o tarli) da rispettare. Indubbiamente la recente discesa dalla vetta della
Cima Fascia ci ha dato un bell'impulso a continuare in quel
"cicloalpinismo di ricerca" che tanto ci affascina e per la seconda volta in questa stagione mi ritrovo a camallare il pesante fardello sulla vetta del Mongioie per completare la discesa/traversata, che a Giugno, avevo abortito a causa della troppa neve.
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| ... sopra i laghi della Brignola ... |
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Questa volta non più solo, ma in ottima compagnia. Purtroppo il tempo a disposizione quest'oggi è risicatissimo, Wild deve essere a Savona per le 14.00 e io presente sul posto di lavoro in condizioni decorose per le 15,30. Sappiamo bene che ogni lasciata è persa e le previsioni per questa mattinata sono stratosferische ... è deciso, partenza notte fonda, ritrovo con lo ZioDodo al Prel, frontali in testa e avvicinamento strategico in auto fino al Rifugio Balma (1883 m). In questo modo riusciamo a variare anche il verso del giro classico intorno al Mongioie, precedentemente descritto (
clicca) e ci evitiamo l'ennesimo lungo portage da Viozene all'Aseo.
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| ... Bocchino della Brignola: "e luce fu!" |
Scaricate le bici nel buio della notte prendiamo a scendere sulla veloce carrozzabile in direzione laghi della Brignola. Dopo aver perso circa 150/200 m iniziamo a salire le ripide rampe che in breve ci scodellano sulle rive del primo laghetto ancora al buio. Lo stradone ha subito pesanti interventi di ripristino per permettere l'accesso alla malga rendendolo decisamente più scorrevole rispetto a un tempo. La luce inizia a diffondersi e i colori si accendono mentre noi alterniamo tratti pedalati a facili spintage verso il Bocchino della Brignola (2260 m). L'alba sul colle vale già da sola il prezzo del biglietto, scattiamo qualche foto con il buon Wild scatenato con una possente e pesante dotazione degna di un set cinematografico che darà i sui frutti!
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| ... la NE del Mongioie ... |
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| ... non sembra, ma da qui si vede Zèna ... |
Si scende sui facili pratoni che precedono il lago Raschera (2108 m) passando successivamente sotto l'imponente parete NE del Mongioie: qui il sentiero riprende a salire regalando lunghi tratti di singletrack da fare in sella fino ad arrivare all'ampia insellatura del
Bocchino dell'Aseo (2292 m) sullo spartiacque Tanaro/Corsaglia. Trovare una giornata del genere in posti dove solitamente la nebbia la fa da padrone è come vincere un terno al lotto. Dall'Aseo alla vetta la conosco a memoria, dura, selvaggia e aspra, ma con una giornata come oggi in compagnia di tre simpatici pazzoidi, la fatica non si sente e in un lampo ci ritroviamo in vetta a fantasticare infiniti panorami. A bordo delle nostre bighe iniziamo finalmente la tanto sospirata discesa dalla croce di vetta del Mongioie (2630 m) catapultandoci giù dal versante Ellero.
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| ... un sogno, in sella sulla cresta del Mongioie ... |
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| ... nose carsico ... |
Il sentiero sempre ben segnalato (segnavia bianco/rossi) si snoda tra placche di roccia levigata, tipiche dei terreni carsici, e lunghi tagli su prato, risultando sempre perfettamente ciclabile e senza particolari difficoltà tecniche, fino ad arrivare all'intaglio del Bocchino delle Scaglie (2325 m) che ben conosciamo in veste bianca. Seguiamo le indicazioni Pian Comune/Passo Saline che portano a risalire un breve risalto roccioso fino ad arrivare su un enorme pendio prativo. Qui commettiamo l'errore di abbandonare il GTA per seguire dei segnavia arancioni che piegano decisamente verso valle, il tutto per tentare di risparmiare tempo; questa scelta non si rivela azzeccattissima perchè in alcuni tratti siamo costretti a scendere dalla bici (... occhio in caso di scarsa visibilità!!!). Nonostante questo in breve ci ritroviamo sul fondovalle, prestando attenzione a mantenere la destra idrografica dell'ampio vallone. Probabilmente se avessimo continuato il GTA fino al passo delle Saline avremmo allungato un po' il tragitto ma non saremmo mai scesi dalla sella.
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| ... verso le Scaglie ... |
L'ultima risalita ce la ricordiamo abbastanza bene, avendola percorsa in discesa durante il giro del Mongioie di qualche anno fa; è molto free e si snoda tra pascoli e pratoni e in condizioni di buona visibilità non presenta grossi problemi, basta puntare all'evidente colletto a sx della massiccia Cima della Brignola. Si tratta di circa 350 m di portage/spintage che solo in prossimità del colle diventano ciclabili. Dalla colletta Seirasso/Brignola (2330 m) non ci resta che scendere sui laghi della Brignola andando ad incocciare il sentiero di salita poco sopra la malga, ripercorrendo lo stradone in senso inverso fino alla macchina e rimediando una mezz'oretta di ritardo accademico rispetto a quanto preventivato ... bene così!
Bobo
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| ... lo spettacolo delle Liguri ... |
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Anello Rifugio Balma - Laghi della Brignola - Bocchino della Brignola - Lago Raschera - Bocchino dell'Aseo - Monte Mongioie - Bocchino delle Scaglie - Colletta Brignola Seirasso - Laghi Brignola - Rifugio Balma
Presenze: Bobo,Wild, ZioDodo, The President
Quota di partenza: 1883 m (Rifugio Balma)
Quota Max: 2630 m (Monte Mongioie)
Disl: 1700 m
Ciclabilità discesa : 95 %
Sviluppo: Km 24
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