sabato 1 novembre 2014

Costabella del Piz & Sentiero Balcone

Valle Stura di Demonte

Nel Novembre di quest'anno andiamo a ripetere e ad inserire in archivio questa gita da vera "accademia" del cicloalpinismo, compiuta in solitaria dal nostro, praticamente local, Enri le Fou nel lontano Agosto 2011. La premessa di Enri dice tutto sul tipo di gita: "riservato solo a chi abbia voglia di spararsi circa 500m di portage continuo e senza sconti, attraversando ambienti dove portare la mountain bike è quantomeno "inusuale", il sugo del giro sono un lunghissimo e aereo traverso e la lunga e bella discesa finale”.
Andrea Codda (Barolo71)
... un balcone sulla valle Stura ...
Dopo pochi giorni dall’ exploit di Enrico è subito diventata la gita da non perdere inoculando il virus della ripetizione nei cicloalpinisti più puri. Bobo ovviamente dopo poco aveva già in carniere la ripetizione, ma con variante di accesso "diversa" che risulta essere meno interessante e decisamente più "trucida" dell’originale (clicca), io invece ho dovuto attendere finchè non ho trovato i compagni giusti pronti a immolarsi per la causa.
L’occasione si presenta propizia con Roberto e Massimo desiderosi di entrare nel nuovo mondo del "portage" e quindi pronti a soffrire per compiere il battesimo con un giro del genere!
Siamo ormai alle porte delle stagione sciistica ma c'è caldo e le giornate sono spettacolari, bisogna sparare le ultime cartucce finché il tempo regge,  quindi nella migliore tradizione, ci ritroviamo in una mattina infrasettimanale a Pietraporzio.
Al giro originale, potendo usufruire delle preziose indicazioni di Enrico, aggiungiamo con poco sforzo l’anticima della Costabella del Piz (2742 m) che merita sicuramente, sia perché la discesa è ciclabile, sia perché il panorama dalla vetta è davvero bellissimo. Dal colletto dove inizia il traverso è sufficiente seguire i segnavia in direzione sud che conducono direttamente in vetta.
... sopra Pian della Regina, si pedala ancora...
Ecco la descrizione dettagliata del percorso originale fatta da Enrico alias Enri le Fou:

Partenza da Pietraporzio (1246 m) si imbocca la strada per il Pian della Regina, tratto asfaltato.
Al Pian della Regina (fontana) subito dopo il parcheggio si imbocca a sinistra la pista forestale che percorre il vallone del Ciaval (sentiero P28), la prima parte è molto ripida e con fondo smosso, man mano che si sale la ciclabilità migliora sensibilmente e si sale con numerosi tornanti nel bosco. Si giunge pedalando prima ad un rifugio privato e poi alla Grangia Prati del Ciaval dove la pista finisce e inizia un sottile sentierino (2131 m, ometti di pietra). Fine della ciclabilità in salita, per un bel pò ora si porta.
... inizia la fase di portage ...
Il sentiero segue il fondo del vallone con andamento a SO costeggiando il monte Cialàncias fino alla conca pietrosa terminale. Si sale verso sinistra la testata della conca (ometti) delimitata dalla Costabella del Piz fino all’insellatura (2608 m) posta sullo spartiacque verso il vallone dell’Ischiator. Sulla cresta si seguono i segnavia bianco rossi fino ad individuare il sottostante “sentiero balcone” (qui forse ho sbagliato tenendomi troppo a lungo in cresta … sono passato in vetta ad un paio di cime, facendo della mezza arrampicata con la bici sulla schiena).
La mulattiera ex militare si snoda panoramicissima con alcuni saliscendi lungo il versante Ischiator passando poco al di sotto della cresta e della rocciosa Testa di Cavias, fino a giungere alla colletta Bernarda (2393 m circa 8 km da Pian della Regina), con tratti esposti e una buona percentuale di ciclabilità.
Dalla Colletta Bernarda (incrocio con sentiero P25 proveniente da Pian della Regina, possibile variante di salita, ma tutta a spinta!) si continua a traversare in discesa (sentiero P25) fino a raggiungere la vasta prateria (si lascia sulla destra il bivio per Bagni di Vinadio) dove sorgono le caserme del Monte Vaccia, panorama no comment!!!
... "portage" di vetta ...
Si supera il prato e si imbocca l’evidente e ben segnalato sentiero (P56) di discesa, subito impegnativo dai primi metri.
La discesa inizia con un primo tratto ripido che porta ad una conca erbosa, superata la quale si affronta un tratto a tornanti stretti e ravvicinati, ripidi e con fondo smosso, tratto più difficile di tutta la discesa.
Segue un tratto più rettilineo che conduce nel bosco.
La discesa nel bosco è sensazionale, alterna tratti tecnici a lunghi traversi scorrevoli, il fondo è sempre eccellente, le vedute che si aprono nelle radure fanno capire la distanza dal fondo valle e la pendenza del versante.
Si giunge ad un bivio (segnaletica) in corrispondenza di un fabbricato dell’acquedotto di Sambuco, il sentiero prosegue al di sotto della piccola costruzione (Acqua!), la discesa prosegue nel bosco fino a attraversare prima una stradina asfaltata e poi a raggiungere la statale nel fondovalle, con sequenze esaltanti di curve strette e tratti scorrevoli … nel bosco pieno di funghi rossi a pallini bianchi!!!
... un posto splendido: casermette del Monte Vaccia ...
Fino ad oggi per me la discesa più lunga più bella più intensa che ho percorso nella meravigliosa Valle Stura, ripaga ampiamente del tanto portage che a fine giro non ricordavo neppure!!!
Inoltre il giro si presta a qualche variante, che non mancherò al più presto di provare!!!
Nota: le cartine riportano un percorso differente per il sentiero di salita alla fine del vallone del Ciaval bisogna seguire gli ometti di pietra (vedi Traccia Gps); per il carattere "aereo" e "Cicloalpinistico" della seconda parte della salita è un itinerario da affrontare solo con tempo sicuro e stabile.
Enri le Fou
... il crinale Costabella, Ciaval, Cavias visto dal Sentiero Balcone ...
Aggiungo alcune impressioni della nostra ripetizione.
La prima parte di traverso è davvero impegnativa, seguendo i radi segnavia si passa  nei punti migliori.
Dopo che si imbocca il sentiero vero e proprio il percorso diventa un mangia e bevi in cui purtroppo nella prima parte bisogna spesso scendere dalla bici nei tratti in salita poi, via via che si prosegue, il sentiero diventa sempre più agevole permettendo di restare sempre in sella e di scendere senza particolari difficoltà.
La discesa nel bosco è spettacolare, a parte 2 o 3 tornanti all’inizio e qualche tratto ripido su ghiaino,  nel complesso è abbastanza facile … sempre che vi reggano i freni!
Noi per evitare di fare la statale da Sambuco a Pietraporzio, abbiamo tralasciato l’ultimo pezzetto di discesa, questo permette di pedalare in tutta tranquillità sulla strada secondaria sino a Pietraporzio e quindi mi sento di consigliarla.
Andrea Codda (Barolo71)

Per vedere il video clicca su:

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Pietraporzio - Pian della Regina - Grangia prati del Ciaval - Colle quota 2640 - Anticima Testa della Costabella del Piz - Colletta Bernarda - Ricovero Monte Vaccia - Sentiero P56 - Pietraporzio

Presenze: Andrea Codda (Barolo71), Donald (Bob), Massimo

Quota di partenza: 1246 m (Pietraporzio)

Quota Max: 2742 m (Anticima Testa di Costabella del Piz)

Disl: 1600 m

Ciclabilità in salita: 50%

Ciclabilità discesa: 99%

Difficoltà:  OC+/OC+  
                M4-T4-E3

Sviluppo: 21 km
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22 Luglio 2012 - La Balconata Monte Ciaval / Vaccia / Sambuco

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