martedì 16 ottobre 2012

Pas de la Tranchée (par Mouga & Paganin)

Val Roya

In questa splendida mattina d’ottobre, alzando lo sguardo verso le nostre amate montagne imbiancate dalla prima neve, capiamo subito che oggi non è giornata adatta alle soddisfazioni d’alta quota. Ripieghiamo quindi verso la nostra “palestra” autunnale per eccellenza, la val Roya, che raramente ha tradito le nostre aspettative; ma c’è ancora qualcosa di inedito? 
Zio Dodo
... autunno in Roya: Bergue Superieure ...
Da qualche mese avevamo adocchiato sulla carta geografica un sentiero che, partendo dal traverso compreso tra il Pas de la  Tranchée ed col de Tate, scende su Bergue Superieure: si va! Lasciamo l’auto presso la stazione ferroviaria di St Dalmas e ci dirigiamo lungo la rotabile (ahinoi! ... asfaltata) che raggiunge Casterino; dopo circa 8 km, subito prima del lago des Meches, in corrispondenza della balise n° 235  imbocchiamo sulla sinistra il sentiero a mezzacosta (Vtt17) che già conosciamo (vedi Balconata di Granile); il sentiero si inoltra nel bosco sempre ben ciclabile, salvo brevissimi tratti che interrompono la pedalata solo per pochi metri.
In corrispondenza di un bivio (balise n° 236) evitiamo di proseguire dritto, per imboccare invece la deviazione che scende verso sinistra. Attraversiamo bici al fianco una breve pietraia per raggiungere dopo poco la balise n° 237; proseguendo nella stessa direzione, giungiamo ad un gruppo di malghe (Cioto Granges) ove pare che il tempo si sia fermato, e proseguiamo sino alla balise n°238 ; seguiamo il sentiero che, verso destra, si fa subito ripido, costringendoci  a spingere la bici per qualche minuto.
Sentiero poco addomesticato... di vtt ce ne sono passate poche ...
 Giunti in breve alla balise n° 222 , prendiamo l’evidente sentiero verso destra in direzione col de la Tranchée, che diventa quasi subito piuttosto ripido, costringendoci a scendere dalla bici; dopo circa 20 -25 minuti di agevole spinta, giungiamo alla incantevole spalla erbosa del Pas de la Tranchée (1589 m), ombreggiata da alcune rocce di dolomitica suggestione.
Durante la doverosa pausa, risaliamo a piedi  per un centinaio di metri lungo una traccia di sentiero che scende dalla dorsale proveniente dalla cime de la Nauque, fino ad alcuni spuntoni di roccia che ci offrono un osservatorio mozzafiato sul massiccio del Marguareis verso ovest e sulle alture costiere verso sud.
... contrasti e colori ..
Un po’ a malincuore, abbandoniamo questo piccolo angolo di paradiso e, seguendo le indicazioni della balise n°  223 , prendiamo un evidente sentiero a mezzacosta diretto verso il col de Tate; il sentiero, seppur esposto, non offre particolari difficoltà e dopo poche centinaia di metri, superato il rouisseau des Cieuti, ci conduce alla balise n° 224; qui, seguendo le indicazioni per Bergue sup. par Mouga, abbandoniamo il sentiero principale, per seguire il sentiero che si diparte sulla sinistra; affrontiamo il primo tratto con molta prudenza, sia per la notevole esposizione dello stretto sentiero, sia per la presenza di alcuni passaggi alquanto tecnici che costringono il biker (quantomeno quello di capacità medie come chi scrive) a scendere dalla bici; tuttavia, giunto ad un’ampia radura erbosa, il sentiero oltrepassa il ruscello e prosegue sull’altro versante, diventando ora più ampio, con pendenze mai proibitive e senza eccessiva esposizione; segue una lunga e divertente ‘cavalcata’ fino alla balise n° 225; qui, per un imperdonabile errore, scendiamo di pochi metri fino alla larga carrozzabile che conduce, in direzione sud-est (insomma, girando a sinistra) a Bergue superieure.
Riguardando la cartina ci accorgeremo in seguito che il bellissimo sentiero prosegue, quasi parallelo alla strada, sino al suddetto villaggio: suggeriamo calorosamente di seguirlo!
A Bergue Superieure, incantevole villaggio “appeso” alla montagna, dobbiamo scegliere tra due opzioni per raggiungere il fondo valle: ad inizio paese, infatti, indicato dalla balise n° 32, parte il sentiero per Scarassoui, già da noi percorso in precedenza (vedi  Balconata di Granile).
... l'inizio della discesa da Bergue Sup./Gorges di Paganin ...
Questa volta , optiamo per la seconda via: attraversando la via centrale del paese, giù per divertenti gradoni di cemento, imbocchiamo il sentiero indicato dalla balise n° 33; il sentiero, compie un ampio traverso verso nord e, superata una piccola costruzione in pietra, si inoltra nel bosco, diventando alquanto impegnativo sia per il fondo molto smosso, sia per la presenza di tornanti assai stretti e talvolta esposti, che suggeriscono al biker medio di cui sopra la massima prudenza; il sentiero termina in prossimità delle spettacolari Gorges de Paganin piombando dritta sulla statale di fondo valle con una scalinata di cemento (massima attenzione!), che ci offre l’occasione per le ultime foto della giornata.
Una ventina di minuti di pedalata defatigante  lungo la statale ci consente di ritornare all’auto.
Anche questa volta, la Val Roya non ci ha deluso: Val Roya…tutto il resto è noia!!
... scalinata finale: occhio! si sbuca all'uscita di un bel curvone ... (foto Chiara)
Zio Dodo
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Anello St. Dalmas de Tende - Vtt17 - Cioto Granges - Pas de la Tranchée - Vallon de Mouga - Bergue Supérieur - Gorges de Paganin - St. Dalmas de Tende


Presenze: Bobo, Ziododo, Chiara

Quota di partenza: 700 m (St. Dalmas de Tende)

Quota Max: 1650 m (pendici Cime de la Naque)

Disl.: 1250 m

Ciclabilità salita: 85%

Ciclabilità discesa: 98%

Difficoltà:  BC/OC
                  M3-T3(T4)-E2


Sviluppo: 24 km
  • Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati

  28 Settembre 2007 - Balconata di Granile

  22 Ottobre 2007 - Spegi: a caccia di "tecnico"

30 Maggio 2010 - Col de Tate & Pas de la Tranchée

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