domenica 26 agosto 2012

Giro dell'Aiguille de Chambeyron

Valle Ubaye

Ritorniamo in Ubaye per completare il progetto abortito venti giorni fa, causa maltempo: questa volta il girotondo attorno all'Aigulle de Chambeyron in giornata, lo portiamo a casa, il tutto condito dall'ascesa a due vette che passano i tremila metri, Ciaslaràs (3002 m) e Tête de la Fréma (3142 m) … un itinerario eccezionale, ma assai duro da conquistare, va affrontato solo se realmente motivati e coscienti che ci saranno “portage infernali” ...
Bobo
... Tête de la Fréma (3142 m) ...
2 Aprile 2012: mi ritrovo sci ai piedi sul colle del Ciaslaràs, la neve scarseggia quel tanto che basta per vedere che nei trenta metri che ci separano dalla vetta, si intravede un bel sentierino che con un traverso porta al crinale e quindi in vetta … non ho dubbi: “decisamente ciclabile!!!”... e un pensiero mi balena nella mente: “ vuoi vedere che questo angolo di val Maira ancora inesplorato dai ciclopirla, ci regala l'ennesimo tremila rotolabile???” Guardo bene sia di qua, sia di là … ripidino, da entrambi i lati … a scenderlo con gli sci è una gran figata, chissà su due ruote? ...boh! ... non vedo l'ora di venire a testarlo ... a casa passo la serata con la carta di Bruno Rosano (proprio fatta bene ... con quella in val Maira non ti perdi ...) e la calcolatrice alla mano e il giro in giornata dell'Aiguille de Chambeyron “conceptus est”...
... Aiguille de Chambeyron dalla Frema ... (foto Marco)
5 Agosto 2012: Giro col Mary & Marinet: si parte motivati e pieni di belle intenzioni ma si torna a casa con un giro abortito a causa del maltempo e la breve esplorazione del vallon de Marinet è solo una parziale consolazione ...ritorneremo !!!

26 Agosto 2012: Detto fatto!!! … spedizione numerosa, siamo in 7, con defezione illustre del buon Wild che si mangerà un copertone dalla rabbia!!! ... i temporali della sera prima hanno spazzato via la tremenda calura e ora il tempo è stabile, da Grande Serenne (1513 m) ci ripedaliamo tutto il bellissimo vallon de Mary fino all'omonimo colle e quindi ci ritroviamo al col de Marinet (2784 m) (leggi descrizione) pronti per la nostra esplorazione; la balise ci indirizza su un'evidente traccia disegnata in un'immensa pietraia che affrontiamo spingendo la bici. In breve ci ritroviamo sotto il muro che ci separa dal colle del Ciaslaràs, il primo dei due micidiali portage di oggi.
... dove caXXo vai Enri!!!
La volta scorsa immersi nel grigio, osservando da distanza la meta, avevo temuto che non esistesse traccia di sentiero su quella “parete” e invece … esiste!!! Meno male, una risalita senza traccia avrebbe distrutto il morale della truppa troppo presto, e seppur non agevolmente, con le nostre bici ben piantate sulle vertebre cervicali, risaliamo il colletto del Ciaslaràs (2973 m) in men che non si dica … eccoci in val Maira, una breve occhiata, ci credo solo io al Ciaslaràs ciclabile, proseguo il portage fino alla vetta (3002 m) constatando con ruota, che sul crinale di vetta non poi così agevole stare in sella … i 30 metri di traverso che apparivano ad aprile confermo che invece erano ciclabili!!!
Adesso è il momento di scendere i 400 m del vallone dell'Infernetto occidentale che è decisamente un gran bel pendio in veste bianca, un po' meno in sella al fido destriero; i primi 200 m di dislivello sono inguardabili, ma poi si riesce a stare in sella,  inventando un po' la traccia, e si raggiungere il lungo e rilassante pianoro che ci scodella sotto il canale dell'Infernetto (2610 m Balise), un nome un programma!
... colle dell'Infernetto ... "portage infernale"
... discesa sul lago della Finestra ...
I circa 200 metri di pendio canale li conosco bene, bisogna stare all'occhio, l'esposizione in alto è notevole e una scivolata potrebbe costare molto cara. Risaliamo tra gli sguardi perplessi dei tanti escursionisti presenti, qualcuno si complimenta qualcuno scuote la testa, ma ormai il più è fatto!!!
In cima all'Infernetto (2783 m) un pò di scatti "ripidi" a testimonianza "dell'Infernale Portage" e si prosegue lungo il traverso a dx, in cui ci concediamo perfino qualche colpo di pedale. La traccia è bella, sempre evidente e ben segnalata dalle tacche gialle/blu del famoso sentiero "Dino Icardi", svalichiamo una dorsale e scendiamo lungo la bella diagonale che porta al  Lago della Finestra (2784 m) che è pedalabile: a questo punto puntiamo verso nord e spingendo la bici arriviamo al bivacco Barenghi (2815 m) che si affaccia sulle rive del bellissimo Lago del Vallonasso di Stroppia, alla base del versante orientale del Brec de Chambeyron. 
... sotto il Barenghi ... (foto Marco)
Ci si rilassa in vista dell'ultima fatica di giornata, la vetta della Tête de la Fréma che ci osserva dall'alto. Con un'agevole breve spintage e siamo al Col de Gippiera (2948 m), punto di attacco del più famoso dei tremila ciclabili del sud ovest delle alpi. Davanti a noi  l'Aiguille in tutta la sua imponenza, a sx Monsieur le Brec dietro la piramide del Sautron ... che spettacolo!!! 
Non mi dilungo a descrivere la via di arroccamento e la discesa della Frema già descritta e decantata  in precedenza e vi rimando solo al link  Tête de la Fréma (3142 m) ... tutto confermato!
... ultime fatiche, cima Coppi del giro ...
Dalla vetta ci aspettano gli ormai famigliari  1700 m di sentiero di discesa, che ci separano da Gran Serenne, tutto iperciclabile, mai estremo e assai divertente. Ci sono varie possibilità per arrivare all'auto, questa volta cuciamo la classica discesa che passando dal lac Long arriva al  Refuge de Chambeyron  con  la parte finale dell'itinerario della Pointe d'Aval. Purtroppo a metà percorso la discesa viene funestata da una brutta caduta occorsa al "Matto di Cortemilia" che stoico, con una caviglia messa male riesce ugualmente a chiudere l'anello senza ricorrere ad aiuti esterni ...
Concludo col dire che se si vuole godere degli scenari splendidi di questo anello bisogna pagare un prezzo in termini di fatica assai pesante, una bici sulla schiena a volte pesa un pò, ma senza ci vorrebbero almeno due giorni per effettuare il medesimo anello, e in discesa sai che sofferenza!!! ... un grosso grazie a tutti i miei compagni di oggi è stata proprio una gran bella avventura ...  
Bobo
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:


Dati del giro:
Anello Grande Serenne - Maljasset - Bergerie Sup. de Mary - Col Mary - Col du Marinet - Colle Ciaslaràs - Monte Ciaslaràs - Colle dell'Infernetto - Lago della Finestra - Bivacco Barenghi - Col Gippiera - Tête de la Fréma - Col Gippiera - Lac Long - Ref. du Chambeyron - Grande Serenne

Presenze: Bobo, ZioDodo, Enri le Fou, Amedeo (Cavalletta), Marco (il Matto di Cortemilia), Leo, Andrea (Barolo71)

Quota di partenza: 1513 m (Grande Serenne )
 
Quota Max: 3142 m (Tête de la Fréma)

Disl: 2350 m

Ciclabilità salita: 55%

Ciclabilità discesa : 90%

Difficoltà: OC/OC
               M4-T4-E3

Sviluppo: 36 Km
  • Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati

22 Agosto 2010 - Ai Piedi del Brec de Chambeyron 

23 Luglio 2011 - Tete della Frema (3150 m)

11 Settembre 2011 - Pointe d'Aval (3320 m)

  5 Agosto 2012 - Col Mary & Marinet

5 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie ragazzi è stata una delle più belle esperienze di bicidamontagna che io ricordi...
(si ok, lo dico dopo ogni gita, lo so...)

enri le fou

Anonimo ha detto...

Enri ....e prima di ogni gita dici anche che sarà un giro tranquillo....sei totalmente inaffidabile...però visto che sono arrivato....un grazie a tutti per la bellissima giornata...la prossima volta spero di averne un po di piu per sparare anche un po' di cazzate!!

Unknown ha detto...

ciao fatto il 19 08 12 colvallonetto
passo di stroppia biv. barenghi
gipiera pont chatelet meironne

Anonimo ha detto...

@ aldo
interessante anche il tuo giro...com'è a scendere dal passo stroppia?

enri le fou

Unknown ha detto...

laprima parte fantastica la seconda normale ma tutta ciclabile sino all'incrocio del sent. per il bivacco di li in poi portage e poi dal gipiera Mitico ottimo giro ...

I contenuti del sito sono di proprietà di cicloalpinismo.com e sono protetti dalla normativa vigente sui diritti d'autore. Ogni riproduzione parziale o totale dei testi, delle immagini e dei video è assolutamente vietata, salvo autorizzazione. E’ vietato, inoltre, l’uso dei file per fini commerciali e comunque per fini diversi dall’uso personale. Ogni abuso sarà perseguito ai sensi della normativa vigente.
Gli autori non garantiscono l'esattezza e l'esaustività dei testi (itinerari, tracciati, tracce GPS ecc...) e non si assumono alcuna responsabilità su eventuali incidenti, inconvenienti o qualsivoglia infortunio che possa derivare dall'uso o dall'interpretazione delle informazioni divulgate sul sito. Le percentuali riguardanti la ciclabilità dei percorsi sono puramente indicative e assai soggettive ...