Ritorniamo a percorrere una delle nostre primissime gite fatte in Stura, nonché una delle più ripetute, che colpevolmente ci eravamo dimenticati di inserire nella nostra raccolta di itinerari.
La discesa sul rifugio Malinvern per il contesto ambientale e per le caratteristiche tecniche del percorso risulta una delle più appaganti e impegnative dell'intera vallata.
In auto superiamo Vinadio e prendiamo a sinistra il bivio per il colle della Lombarda. Lasciata subito l'auto presso l'abitato di Pratolungo (900 m), risaliamo il bello ma troppo trafficato vallone di Sant'Anna che, senza possibilità di varianti, ci obbliga a un lungo asfaltone, fino al bivio Lombarda - santuario di Sant'Anna (1850 m); qui facciamo il pieno d'acqua al fontanone e prendiamo la rotabile ex-militare (a sx rispetto alla strada per Sant'Anna) che passando per la Malga d'Orgials risale dolcemente il vallone.
In vista del colle, la militare si sdoppia; noi prendiamo a destra perchè più panoramica, comunque anche proseguendo dritti le due strade convergono alla Lombarda (2351 m).
Al colle ridiscendiamo per poco più di 1 km l'asfalto in direzione "Cuneo" fino alla quota 2270 m dove una palina indica "Passo d'Orgials" - "Rif. Malinvern". Da qui inzia un bel sentiero militare in buono stato di conservazione che comunque non permette di pedalare a causa del fondo (pietraia) e della pendenza.
Con meno di 40 minuti di agevole "portage" siamo al passo dell'Orgials (2600 m) che divide il vallone di Riofreddo dal vallone d'Orgials. Una breve puntatina a piedi alla vicinissima Cima d'Orgials (2647 m) è d'obbligo (al colle a destra su pietraia 5 minuti). Il panorama sul versante Riofreddo è uno spettacolo, con la piramidale Rocca la Paur che domina di fronte a noi, la Serra dell'Argentera che sbuca nell'intaglio del colle di Valscura, e la cima della Lombarda sopra le nostre teste...
Adesso inizia il bello, con un aereo traverso che conduce al primo di una bella serie di strettissimi tornanti. Questo primo tornante risulta un po' proibitivo e pericoloso da fare in sella, ma il restante percorso, se in possesso di buona tecnica, permette di stare sempre in sella alla bici. I primi strettissimi ed esposti tornanti si possono fare solo con la tecnica del "nose press" (la specialità della casa...)
Al termine del primo salto si rifiata un attimo sul traverso che porta al secondo salto non senza dover attraversare alcune decine di metri di infida pietraia. La vista si apre sui due fantastici laghetti della Valletta, dall'incredibile colore ... che spettacolo!!!
Scendiamo il secondo muro sempre a tornanti, ma decisamente più abbordabili dei precedenti fino a raggiungere un pratone dove giace l'ultimo dei laghetti il più piccolo e meno spettacolare dei tre. Questo tratto decisamente rilassante ci permette di riposare le braccia prima della picchiata finale sul rif. Malinvern. Inizia un'ennesima sagra del tornante tra radi larici e la vista che si apre sulle severe pareti del monte Malinvern. A parte un breve tratto in cui un ruscelletto invade il sentiero, il finale risulta veloce e assai divertente e in breve sbuchiamo sullo stradone poco sotto il rifugio Malinvern. Da qui il tecnico finisce e per ritornare alla base non ci resta che attraversare il lungo vallone di Riofreddo sull'ampia carrozzabile che a tratti sterrati alterna ...ahimé!! lunghi tratti asfaltati. Passata la diga ci innestiamo nuovamente sulla strada della Lombarda dove riusciamo ancora a tagliare qualche tornante su sentiero prima di arrivare a Pratolungo.
Bobo
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:Dati del giro:
Anello Pratolungo - vallone di Sant'Anna - colle della Lombarda - passo d'Orgials - laghi della Valletta - Rifugio Malinvern - vallone di Riofreddo - Pratolungo
Presenze: Bobo, Sergix, Zio Dodo, Panna, Enrico
Quota Max: 2647 m (Cima d'Orgials)
Disl: 1830 m (+50 m per la cima)
Ciclabilità salita: 82 %
Ciclabilità discesa : 99,9%
Difficoltà: TC/OC
M1(M3)-T4-E2
Sviluppo: Km 40
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1 commento:
Giro provato oggi, giornata stupenda, percorso nettamente all'altezza delle aspettative. Un saluto a Giorgio "SborderZena" incontrato al colle.
Diego
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