Ci ispiriamo al grande "Bottalo", con complicazioni, per "cucinare" questo giro per bikers esigenti: arroccamento su asfalto, un 3000 ciclabile, una massiccia dose di portage e due discese indimenticabili senza vie di mezzo...
Finalmente una bella giornata, anche se al pomeriggio il cielo si coprirà di nubi stratiformi per fortuna innocue.
Dal parcheggio all'ingresso di Chianale (1790 m) entriamo in paese per fare il pieno alle fontane e attraversare l'incantevole borgo con la strada lastricata e le case di pietra.
Presto siamo sull'asfalto e, tra bandierine gialle e giornali che svolazzano (ieri c'è stata la tappa del Tour), affrontiamo l'unico asfalto di oggi per rimontare con calma il colle dell'Agnello (2744 m), aria fresca e traffico a livelli accettabili.
Dal colle ci buttiamo subito giù verso la Francia su tracce in mezzo agli sfasciumi, tagliando una curva e sfiorando la strada in corrispondenza del primo tornante destro (2710 m): con un po' di attenzione troviamo delle tracce in mezza costa, verso sinistra, e cercando di non perdere troppa quota ci raccordiamo senza percorso obbligato al sentiero che rimonta dal sottostante Refuge Agnel.
Proseguiamo sul sentiero, con qualche saliscendi dovuto alle continue frane, e portando tranquillamente le bici riusciamo sui bei prati del Col de Chamoussiére (2884 m). La vista si spalanca sulle Alpi del Delfinato, laggiù colossi innevati, sarà la Vanoise o il Bianco?, di fronte a noi il Viso, dall'altra parte il temibile paracarro del Roc della Niera che vedremo da tutte le angolazioni possibili.
Alla nostra sinistra si alza il Pic de Caramantran, per noi Il Pelvo: un'evidente traccia risale il pendio di pietrame, prima a spinta, poi sorprendentemente con ottimi tratti ciclabili.
Prima delle roccette finali si è fatta l'ora del panino, e dopo la sosta affrontiamo gli ultimi tre metri in pura arrampicata sbucando sulla vetta trigonometrica (3021 m) tra stupefatti "randonneurs".
Dall'altra parte, in traversata, si snoda una traccia da sogno, tutta ciclabile salvo un paio di salti rocciosi, che scende il largo crestone spartiacque.
Troppo presto siamo alla selva di cartelli del Col de St. Véran (2844 m), giù verso destra sul sentierone e, dopo circa 700 m, a sinistra (cartello per il rifugio) per un'inebriante scorribanda in pura scioltezza tra dolcissime praterie. Al Réfuge de la Blanche (2499 m) si festeggia con una birra una delle discese più entusiasmanti della nostra carriera!
Ecco il breve video di una delle discese più esaltanti di tutte le alpi...
Adesso il gioco si fa duro...Dal rifugio scendiamo brevemente lo stradone di servizio e troviamo sulla nostra sinistra (cartelli) il sentiero per il Col de la Noire (2955 m). Il conto del dislivello è presto fatto, la ciclabilità pure, a essere ottimisti 5%... Ci aspetta un'ora abbondante da affrontare con seria motivazione, visto che abbiamo già una signora gita nelle gambe.
Il sentiero comunque è sempre agevole, largo quanto basta, dal fondo ottimo e ogni tanto regala anche qualche piccola pausa in sella. L'ultima serie di tornanti ci porta con fatica al colle, di nuovo panorami mozzafiato e un bellissimo lago sotto di noi.
Affrontiamo con cautela il primo ripidissimo tratto, poi il sentiero si distende passando accanto al Lac de la Noire ed esce su un bel poggio erboso in vista dell'immenso vallone di Maljasset dove scorre il primo tratto dell'Ubaye. Continuando sul sentiero troviamo un imprevisto passaggio obbligato in mezzo alle rocce, veramente impegnativo e impossibile senza scarpe ben suolate.
Proseguiamo in traverso verso sinistra, puntando all'ampio pianoro del Col Longet (2660 m) e, su un bel sentiero a volte interrotto da ruscelli e pietroni, costeggiamo i laghi finendo di nuovo in territorio italiano.
"Da qui è tutta discesa"... i bolli rossi della IronBike che sta per passare ci confermano che è roba per veri uomini: un primo tratto ripido e sconnesso, da affrontare con perfetta padronanza e qualche pedata in terra, scende a costeggiare il bellissimo Lago Blu (2520 m) in pieno regno delle marmotte mentre sulla nostra testa incombe il quarto lato del Roc della Niera...
Dopo una breve risalita il sentiero si allarga ma rimane molto tecnico, incontriamo i primi alberi, una baita diroccata e una lunga serie di tornantoni ciclabili molto sassosi. Entriamo nel lariceto e il fondo migliora sensibilmente ma la pendenza rimane sostenutissima e prestiamo attenzione alle numerose pietre salva-sentiero disposte a lama.
Il sentiero si mantiene tecnico fino ad atterrare su un ponte di recente costruzione oltre il quale un'auto in sosta segnala la conclusione della gita: fine dell'adrenalina, un breve tratto asfaltato in un attimo ci riporta allo stradone dell'Agnello e a Chianale.
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:
Anello Chianale - Colle dell'Agnello - Col de Chamoussiére - Pic de Caramantran - Col de St. Véran - Ref. de la Blanche- Col de la Noire - Col Longet- Lago Blu - Chianale
Presenze: Bobo, Roberto, Sergix
Quota di partenza: 1790 m (Chianale)
Quota Max: 3021 m (Pic de Caramantran / il Pelvo)
Disl.: 1850 m
Ciclabilità salita: 65%
Ciclabilità discesa: 99%
Difficoltà: MC+/OC
Sviluppo: 30 km, asfalto 12 km
woof
6 commenti:
A fine Giugno ho provato la discesa dal Col di San Veran su Chianale (interessante). A metà Agosto quella dal Colle Biancetta sui Laghi Blu!
Quest'ultima è veramente consigliata perchè ciclabile al 100%, senza particolari difficoltà su buon sentiero e porta direttamente ai Laghi Blu!
Complimenti per il sito e le relazioni!
Bot
Ciao, scusate... il link non mi permette di scaricare la traccia GPS...
in caso le abbiate, potreste mandarmi tutte le tracce di questi tre giri in val varaita?
Grazie, e complimentissimi!!
Non ho i dati Gps degli itinerari, ma posso dire che tutti i colli e i sentieri sono molto ben segnalati, e con una cartina a seguito è difficile sbagliare o perdersi!
Bot
Se vai su traccia gps e clicchi col pulsante destro del mouse e fai "salva destinazione con nome" riuscirai a scaricare la traccia...
Bo
Vero, funziona. Grazie mille
Giro stupendo... la prima discesa già da delle soddisfazioni, ma la seconda... e il primo passaggio subito dopo il Col Longe non è rimasto inviolato...!!
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